GAETA – Ma Gaeta ha tratto dei benefici, economici ed occupazionali, con l’adesione nel 2002 all’ex Autorità portuale del Lazio, ora divenuta Autorità sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale? A tentare di rispondere a questo intricante ed attuale quesito sarà il presidente del network portuale del Lazio, l’avvocato Francesco Maria Di Majo che, a metà (due anni) del suo mandato, traccerà un bilancio di quanto sinora progettato e realizzato per la portualità, commerciale e turistica,di Gaeta in occasione del numero, il quinto di “Vista sul Golfo”, la rubrica settimanale di Teleuniverso che, dedicata esclusivamente al Sud-pontino, andrà in onda giovedì 9 novembre 2018, alle ore 22.35.
L’intervento dell’avvocato di Majo si preannuncia molto atteso all’indomani dell’approvazione, da parte della Giunta Regionale del Lazio, di una delibera che ha avviato l’iter di presentazione di una proposta di “Zls”, la zona logistica semplificata, da estendere sulle aree portuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. Le finalità illustrate dagli assessori regionali ai Lavori Pubblici, Tutela del Territorio e Mobilità e allo sviluppo economico, Mauro Alessandri e Artigianato, Gian Paolo Manzella, sono quelle di creare le migliori condizioni per attrarre nuovi investimenti e contribuire alla competitività, alla crescita economica e all’incremento dei livelli occupazionali nell’intero sistema dei porti commerciali della Regione Lazio ma a Gaeta, da tempo, il fuoco cova sotto la cenere per come è gestita da anni la portualità nel suo complesso. L’ex Autorità portuale del Lazio è da sempre nel mirino dei suoi detrattori per aver abiurato la sua originaria ed imprescindibile “mission” istituzionale per coltivare quella di riqualificare l’arredo urbano e il water front di tratti del lungomare di Gaeta. Può bastare?
Il presidente di Majo, ospite del conduttore Saverio Forte, per questo motivo è stato invitato a fare il punto su alcune scadenze che si ritenevano ottemperate: la conclusione dei lavori di potenziamento e raddoppio del “Salvo D’Acquisto” (compreso il suo piazzale), i ritardi cronici legati alla viabilità e alla preannunciato collegamento nella zona del porto dell’ex Littorina, il mancato rispetto della storica delibera “Frattasi” che impedisce il rinnovo delle concessioni ai cantieri navali, la necessità di allestire un retro porto nelle immediate vicinanze dello scalo ma anche nell’entroterra e nel cassinate e – argomento spinosissimo – l’auspicata delocalizzazione del pontile petroli dell’Eni dopo il rinnovo della concessione per soli quattro anni alla multinazionale degli idrocarburi. Il presidente di Majo sarà chiamato ad affrontare queste emergenze e anche verificare lo stato di salute dei rapporti con gli enti locali – su tutti i comuni di Gaeta e Formia, il Consorzio di sviluppo industriale del sud-pontino, la Camera di commercio e la Regione Lazio dove è atteso nelle prossime ore in audizione perché dovrebbe essere proprio il massimo rappresentante dell’Autorità sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale guidare un tavolo tecnico per l’istituzione, da parte della presidenza del consiglio dei ministri, della Zona logistica semplificata che, insieme alle “Zes” (zone economiche speciali) e alle zone franche, costituisce l’ultima spiaggia per la storica tradizione della portualità gaetana di sopravvivere a se stessa e di evitare una desertificazione purtroppo in atto.
Il presidente di Majo farà in studio anche il punto sui rapporti, al momento non facili, con gli operatori portuali, gli stessi che nei giorni scorsi hanno impugnato davanti al Tar del Lazio un recente e discusso provvedimento del presidente dell’Authority Francesco Maria di Majo, il decreto 245/18 del 23 Agosto, con cui l’ex Authorità portuale del Lazio ha fissato una nuova tariffa a carico degli stessi operatori per i servizi di gestione e manutenzione delle acque meteoriche…. Insomma di Majo dovrà tentare di risolvere questo dilemma: la portualità di Gaeta, commerciale e crocieristico, potrà diventare in futuro la prima voce del “Pil” dell’economia cittadina?.
“Vista sul Golfo” andrà in onda sui canali 16 e 198 del digitale terrestre in tutto il Lazio, sul canale 89 per quanto riguarda l’Abruzzo, sul canale 617 per il Molise e – come sempre – con un ‘ora di differita su Teleuniverso +1 (canale 661) oltre che in streaming sul sito internet. La replica della puntata di “Vista sul Golfo” sarà in programma sabato 10 novembre , alle 10,20 circa, di Teleuniverso e nei prossimi giorni sul canale Youtube del gruppo editoriale.