FORMIA – Un quarto d’ora. E’ stata questa la durata della discussione del ricorso presentato davanti il Tar-sezione di Latina dal Movimento Cinque Stelle di Formia contro la proclamazione dei tre eletti al consiglio comunale per conto della lista di Forza Italia al termine del primo turno delle elezioni amministrative del 10 giugno scorso. Il Tar – presidente Antonio Vinciguerra, giudice relatore Valerio Torano – si è riservato la decisione se accogliere o meno e, pertanto, dichiarare ammissibile il ricorso che, presentato dall’avvocato Carlo Bassoli per conto dell’ex candidato a sindaco del M5S Antonio Romano e dei delegati della lista pentastellata Delio Fantasia e Paolo Costa, ha chiesto di annullare la proclamazione degli eletti di Forza Italia – i consiglieri Gianluca Taddeo, Eleonora Zangrillo e Tania Forte – avvenuta il 27 giugno da parte della commissione elettorale a tre giorni dal ballottaggio vinto del neo sindaco di Formia Paola Villa.
Il Movimento cinque stelle ha chiesto che vengano dichiarati decaduti i tre consiglieri comunali azzurri e, in subordine, finanche la decadenza dell’intera nuova amministrazione comunale formiana per le presunte e gravi irregolarità che avrebbero caratterizzato la presentazione della lista di Forza Italia. Nello specifico Il Movimento cinque stelle parla di brogli ma, in effetti, si tratterebbe di irregolarità procedurale verificatesi durante la raccolta delle firme, iniziata il 2 maggio e conclusasi il 12. I sottoscrittori della lista azzurra avrebbero firmato in bianco senza conoscere il programma e soprattutto i nomi dei 24 candidati di Forza Italia al consiglio comunale in quanto alcuni di loro, soprattutto la consigliera rieletta Eleonora Zangrillo e i candidati non eletti Mattia Zannella e Pierfrancesco Scipione sino all’11 maggio facevano parte della lista civica “Formia con te” che proponeva alla carica di sindaco l’ex parlamentare di… Forza Italia Gianfranco Conte.
La discussione del ricorso del meetup formiano dei Cinque Stelle ha avuto una durata flash ma il clima – secondo quanto trapelato – è stato carico di tensione…in considerazione dell’importanza della posta in palio. Anche il collegio difensivo ha mostrato gli artigli con memorie circostanziate per considerare il ricorso grillino “irricevibile, improcedibile, inammissibile nonchè infondato in fatto ed in diritto” alla luce di presunti vizi di forma e di procedura e sulla scorta del contenuto di numerose sentenze del Tar e del consiglio di Stato. La più agguerrita è apparsa essere la consigliera Zangrillo (assistita dall’avvocato Andrea Di Croce), affiancata dai colleghi di gruppo Taddeo e Forte (rappresentati dall’avvocato Anastasio), dai presentatori della lista di Forza Italia, il consigliere regionale Giuseppe Simeone e l’ex consigliere comunale Raffaele Di Gabriele (la loro difesa è stata rappresentata dall’avvocato Tony de Simone) e dalla stessa Prefettura di Latina assistita dall’avvocatura dello Stato. Unico assente nella discussione del ricorso il sottoscrittore della lista di Forza Italia, Vincenzo Carnevale, il vice-presidente della Provincia di Latina e consigliere comunale di Forza Italia a Fondi che ha deciso, tra la sorpresa generale, di non costituirsi.
Il pronunciamento del Tar si conoscerà nelle prossime ore mentre sono tuttora in corso altre indagini. Sono quelle promosse dal sostituto procuratore della Repubblica di Cassino, Emanuele De Franco, cui si sono rivolti sempre gli attivisti “Formia 5 Stelle” ,tramite la Guardia di Finanza di Formia, per chiedere la condanna dei dirigenti di Forza Italia che furono protagonisti della presentazione della lista azzurra.
Saverio Forte