MINTURNO – Il giudice onorario del Tribunale di Cassino Claudio Prinicipe ha assolto Massimo Canavacciuolo, quarantenne pluripregiudicato di Minturno, finito sotto processo con l’accusa di evasione. I fatti risalgono all’estate del 2013, quando Cannavacciuolo era sottoposto agli arresti domiciliari perché trovato in possesso di numerosi chili di sostanza stupefacente del tipo hashish mentre a bordo di un natante percorreva a ritroso l’ultimo tratto, all’altezza della sua foce, del fiume Garigliano a Minturno.
Canavacciuolo venne sorpreso in un posto di blocco dei Carabinieri all’altezza di Baia Felice a bordo di un’autovettura. La sua difesa, rappresentata dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo e dall’avvocato Dalila Fleming, ha sostenuto come nel caso di specie difettasse l’elemento psicologico del reato in quanto il giovane era stato autorizzato a recarsi presso dei cantieri navali a Spigno Saturnia per svolgere l’attività lavorativa ed avesse erroneamente inteso la citata autorizzazione in maniera ampia, spiegando come a Baia Felice stesse andando solo per eseguire dei lavori nautici pensando di essere autorizzato.
Il rappresentante della pubblica accusa, ricostruendo i fatti, nella sua requisitoria aveva chiesto la condanna ad 8 mesi di reclusione ritenendo palese l’esistenza del resto di evasione, il Giudice Principe ha invece aderito alla ricostruzione difensiva e ha assolto Canavacciuolo.
Saverio Forte