FORMIA – Martedì 13 novembre il Sindaco Paola Villa ha incontrato i due referenti dell’ENI s.p.a, dott. Marco Lanari responsabile delle relazioni istituzionali ENI, e il dott. Paolo Salusti responsabile dei processi e gestione operativa logistica primaria Hub Centro Eni. Durante l’incontro si è discusso del tavolo tecnico istituito dal Comune di Gaeta, l’Autorità Portuale e l’Eni lo scorso aprile. Il Sindaco ha chiesto come mai a tale tavolo non fosse stato invitato il Comune di Formia in qualità di comune limitrofo all’area portuale commerciale di Gaeta, una delle aree prese in considerazione per la delocalizzazione del Pontile Petroli ENI.
Il Sindaco ha inoltre ribadito senza equivoci, la totale contrarietà di tutta l’Amministrazione Comunale e dell’intera cittadinanza all’eventuale delocalizzazione del Pontile Petroli, proponendone la sua localizzazione off shore. Dal colloquio i due rappresentanti ENI hanno chiaramente lasciato intendere che l’alternativa off shore è quella meno fattibile sia da un punto di vista logistico che economico.
Il tavolo tecnico che è stato istituito a seguito del protocollo di intesa firmato dall’Eni Italia con il Comune di Gaeta, l’Autorità Portuale e il Consorzio Industriale del Sud Pontino nell’aprile 2011, dovrà concludersi nei prossimi mesi dopo aver elaborato delle schede tecniche in cui si elencheranno i vantaggi e gli svantaggi dell’ipotesi di delocalizzazione del pontile.
Il Sindaco ha tenuto a ribadire che già il porto commerciale di Gaeta ha notevolmente influenzato in modo negativo le attività viarie, turistiche e sociali della città di Formia, sovraccaricando il traffico su ruota, l’impatto delle polveri sottili e l’attraversamento della città di Formia con merci cancerogene e pericolose, pertanto un Pontile petroli andrebbe ulteriormente ad incidere sullo sviluppo turistico ed economico della città, influenzando con la sua presenza, gli sport velici e i campi di regata, lo skyline della costa e tutto il marketing territoriale della Città di Formia.
Quindi è intenzione dell’ Amministrazione Comunale fare tutto quanto è possibile per impedire la delocalizzazione del Pontile, in primis coinvolgendo i cittadini, le associazioni di categoria e tutti i comitati che sostengono tale posizione.