Formia / Urbanistica, assessore Mazza minacciato e aggredito per un nullaosta (video)

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FORMIA – Minacce, violenza privata e diffamazione. Sono questi i reati per i quali il neo assessore all’urbanistica del comune di Formia Paolo Mazza, di 55 anni, presentando un esposto querela al gruppo locale della Guardia di Finanza, ha chiesto l’apertura di un’indagine da parte della Procura di Cassino su una serie di episodi minatori, conditi anche un’aggressione fisica, che hanno accompagnato – a suo dire – negli ultimi mesi l’iter di un progetto per la realizzazione a Formia, su una zona agricola, di un impianto di distribuzione di carburante. L’assessore all’urbanistica del comune ha voluto convocare direttamente i giornalisti per evitare che l’intera vicenda potesse essere strumentalizzata e distorta sia da parte delle opposizioni che dalla stessa stampa. E, quindi, il comune ha deciso di offrire per primo la sua versione sui fatti naturalmente presentando una doppia querela, la prima dell’assessore Mazza, la seconda della stessa amministrazione Villa.

Nel corso della conferenza stampa Mazza ha detto lo stretto necessario omettendo di citare il suo aggressore, l’età ed il ruolo svolto in questa vicenda anche se poi molte indiscrezioni sono circolate e confermate dallo stesso assessore Mazza: il suo aggressore vanta diversi precedenti penali specifici e sul territorio di Formia ha già mietuto diverse vittime. Mazza i suoi primi problemi li ha avuti con questo personaggio di Fondi, ma appunto residente (almeno in passato ) a Formia, che, – a quanto pare – per conto della società proponente, aveva chiesto di conoscere l’iter della pratica presentata diversi anni fa. Paola Villa a fine giugno aveva vinto le elezioni amministrative, trascorsero alcune settimane ed il 25 luglio ci fu un primo incontro presso la ripartizione urbanistica in cui questo uomo “mi chiedeva di conoscere lo stato della pratica. Si lamentava dei ritardi da parte degli uffici e paventava denunce nei confronti dei responsabili asserendo che se avesse ricevuto subito l’autorizzazione egli avrebbe potuto risparmiare sullo sbancamento del materiale prodotto potendolo depositare in altro cantiere”.

Questo primo faccia a faccia incuriosì Mazza che, persona storicamente disponibile e irreprensibile sul piano morale, si rivolse ai suoi nuovi uffici del settore urbanistica ed edilizia e gli venne riferito che per il prosieguo dell’esame della pratica era necessario sottoporre il progetto a verifica Vas (Valutazione ambientale stratetica) non essendo il comune di Formia dotato di un piano carburanti. Mazza accertò che di questa necessità la responsabile dell’ufficio edilizia in carica il 14 dicembre 2017 informò la titolare della società proponente, invitata a depositare una nuova proposta progettuale che tenesse conto di tutte le indicazioni necessarie per la verifica di assoggettabilità Vas. Ma, nonostante la disponibilità del comune, la società (pare di Fondi) che intendeva installare un impianto di carburanti su un terreno agricolo – dove è stato impossibile saperlo – non produsse gli accertamenti richiesti.

La situazione è precipitata nel tardo pomeriggio del 25 settembre. Mazza partecipò ad una seduta di Giunta e ricevette presso la ripartizione urbanistica un cittadino quando si presentò quello che sarebbe diventato a minuti il suo aggressore. “Lo accolsi nel mio ufficio – ha raccontato Mazza in conferenza stampa – e gli chiesi di cosa si trattasse e quale fosse l’urgenza di questo questo incontro che non era stato programmato. Il signore (di cui conosciamo le generalità ma che non facciamo non avendole rese noto il querelante), visibilmente alterato, tornò nuovamente sull’argomento lamentando il disinteresse e l’inefficienza degli uffici preposti ed il mancato rilascio della richiesta autorizzazione e i danni che stava ricevendo da questi ritardi. Riferii che mi risultava ancora non pervenuta la richiesta da parte della signora…(amministratice della società che aveva presentato il progetto di verifica di assoggettabilità a Vas rassicurandolo che qualora fosse pervenuta questa richiesta la pratica avrebbe proseguito il suo iter”. Lo scontro a questo punto è stato totale e Mazza nell’incontro con i giornalisti è apparso provato e scosso: “Il signore cominciò ad alzare la voce ripetendo che la colpa dei ritardi era degli uffici del comune. Non riuscivo, tuttavia, a riportarlo alla ragione ed egli, oltre ad ingiuriarmi, ripeteva in maniera quasi ossessiva che tutte le colpe dei ritardi erano da attribuire all’amministrazione e per ben tre volte – ha ricordato Mazza – ho dovuto ripetergli sempre le stesse cose. Improvvisamente lo stesso afferrava la scrivania e la sollevava con forza e violenza contro di me. Riuscivo a scansarmi e non farmi colpire ed urlando riuscivo a raggiungere la porta dell’ufficio cercando di allontanare il mio aggressore ed il suo accompagnatore che nulla faceva per calmarlo. L’ho seguito nel corridoio per accertarmi che si allontanasse senza ulteriori conseguenze anche per i dipendenti e le persone presenti e durante il tragitto si voltava verso di me e di minacciava asserendo di sapere dove abitavo io e la mia famiglia e chi mi avrebbe massacrato di botte ovunque mi avesse incontrato – scrive testualmente l’assessore Mazza nella denuncia presentata al Gruppo di Formia della Guardia di Finanza – Giunti nei pressi delle scale chiesi di conoscrere l’identità dell’accompagnatore dandogli la mano. Di fronte a questo gesto il mio aggressore – ha continuato l’assessore Mazza – si avventava nuovamente verso di me e, dopo aver tentato di colpirmi in viso con uno schiaffo, mi colpiva con violenza sulla mano portata al suo accompagnatore in segno di presentazione”. Di fronte a queste urla intervenne un vigile urbano e, alla sua richiesta di capire cosa stesse accadendo, l’aggressore disse le seguenti parole “Io non ho fatto niente, non ho minacciato nessuno” allontanandosi precipitosamente lungo le scale seguito dal suo accompagnatore”.

Questo episodio ha creato un stato di agitazione e turbamento che – ha confessato Mazza – “mi ha accompagnato per diversi giorni”. Furono giorni in cui l’assessore cominciò ad informare la sindaca Villa e lo stalker fu protagonista di altri comportamenti minacciosi ed intimidatori proseguiti “con un’assillante serie di denunce e di pretestuose richieste di accesso agli atti relative a licenze edilizie e permessi commerciali del sindaco, dell’assessore Mazza, di dirigenti, funzionari e dipendenti del comune di Formia e dei loro familiari”. Insomma, nonostante la stagione invernale non sia proprio ottimale, sono tornati a voltare nel palazzo municipale corvi con una buona dose di veleni e sospetti.

I comportamenti minacciosi nei confronto di Mazza sono proseguiti il 5 novembre scorso quando arrivò una lettera al segretario generale Alessandro Izzi e alla sindaca Paola Villa che, priva di data e luogo, dichiarava testualmente: “L’assessore Mazza, in presenza di testimoni e con la riunione integralmente registrata, in merito alla richiesta di verificare alcuni abusi edilizi, rifiutava ogni controllo e, in merito alla richiesta di rilascio del titolo abilitativo del distributore di carburanti, consigliava uno studio tecnico che avrebbe potuto fare velocemente la pratica ignorando totalmente che non era dovuta”. Accuse pesanti ma per l’assessore false e prive di qualsiasi fondamento. Trascorrono quattro giorni ed il 9 novembre con un’altra lettera, inviata sempre al segretario Izzi e alla sindaca Villa, l’assessore Mazza era accusato di aver “consigliato agli incaricati della società proponente il progetto di rivolgersi ad uno studio tecnico di proprietà di un mio amico. Si tratta di una circostanza assolutamente non veritiera anche con il predetto non ho alcuna collaborazione professionale”. Insomma accuse pensanti come macigni che l’assessore ha voluto sconfessare denunciando – e lo ribadisce in questa intervista video – “un tentavo di indebita ed illecita pressione nei confronti di tutti i soggetti a vario titolo interessati nel rilascio dell’autorizzazione. L’aggressione, le minacce da me subito e le calunniose e diffamatorie dichiarazioni a me attribuite hanno evidentemente un analogo scopo ed è necessario che i comportamenti intimidatori cessino…”

INTERVISTA Paolo Mazza, assessore urbanistica comune di Formia

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L’assessore aveva anche pensato di mettere discussione il suo mandato. Il sindaco Paola è stata chiara: “di fronte a questi atteggiamenti non ci faremo intimidire.”

INTERVISTA Paola Villa, sindaco di Formia