LATINA – L’anomalia l’aveva evidenziata la Lega dei consumatori di Latina sostituendosi per certi versi all’ufficio stampa di Acqualatina: avvisava tutti gli utenti consumatori che “per un errore nella fatturazione sono in arrivo doppie fatturazioni per lo stesso periodo luglio-ottobre con scadenza novembre”. Se questa comunicazione fosse stata veicolata dall’ente gestore non sarebbe stato gridato allo scandalo, anzi sarebbe stata applicata una prerogativa tipica di chi dovrebbe tutelare le istanze e le esigenze dei consumatori. Ma il presidente della Lega dei consumatori, il professor Antonio Villano era andato oltre: ha invitato gli stessi utenti a “controllare le fatture prima di effettuare i pagamenti” raccomandando quelli che “involontariamente hanno effettuato il pagamento due volte per la stessa fattura di presentare ad Acqualatina una segnalazione per ricevere il rimborso”.
L’iniziativa della Lega dei consumatori ha mandato su tutte le furie il Partito Democratico di Formia alla vigilia peraltro della discussione del ricorso di Acqualatina davanti la Corte d’appello contro l’ammissione di parte delle istanze presentate dal comitato di legali per la class Action contro il servizio idrico. Il Pd ha accusato l’Otuc (forse avrebbe dovuto menzionare la Lega dei consumatori della Provincia di Latina?) di aver effettuato una grave invasione di campo o, meglio, di compiti: “L’organismo, che dovrebbe agire nell’esclusivo interesse dei consumatori, invece di invitare Acqualatina a rettificare ‘motu proprio’ e senza indugio la fatturazione, suggerisce invece ai suoi “pseudo tutelati” di presentare un’istanza per il rimborso. Non ha fatto altro che semplificare così il lavoro di questa inefficiente gestione societaria – si legge in una nota del Pd – ribaltando un onere, che dovrebbe gravare esclusivamente su chi ha commesso l’errore e non sui poveri consumatori (molti dei quali anziani, fragili nella comprensione e nel disbrigo delle pratiche anche di rimborso; senza tener conto di tutti coloro che pagano con la domiciliazione bancaria e che la maggior parte delle volte non vedono neppure le fatture).”
Per il Pd “tutto questo è inaccettabile, come è inaccettabile il silenzio dell’Otuc (forse la Lega dei consumatori?) in merito alle partite pregresse. Solo alcune delle associazioni facenti parte dell’Otuc hanno infatti aderito al Comitato per la Class Action contro Acqualatina. Ci si sarebbe aspettato che i vertici dell’Otuc prendessero una posizione precisa sul punto, stigmatizzando il comportamento di Acqualatina ed invitando tutti i propri iscritti ad aderire in massa per ottenere il rimborso di quanto indebitamente versato al gestore e di quanto dovranno versare fino al 2021 se non aderiranno alla Class Action“.
Per quanto possa apparire paradossale a vestire il ruolo di paciere tra la Lega dei consumatori ed il Pd è stata Acqualatina, il loro bersaglio o almeno. L’ente gestore in una nota di sette righe ha spiegato che “il disguido è stato generato da un errore della società incaricata del servizio di stampa. Le bollette recapitate in duplice copia, pertanto, dovranno essere pagate una sola volta, come da prassi: una delle due copie può essere cestinata. I pagamenti tramite Rid bancario o postale non subiranno alcuna modifica, quindi non sussiste alcun pericolo di doppio pagamento. Acqualatina ha già avviato tutte le verifiche e gli interventi per far sì che tali problematiche non si ripetano in futuro. La Società si scusa per il disagio”.
Saverio Forte