FORMIA – Nel vecchio partito Comunista avrebbe fatto della componente Migliorista, quella fondata dal futuro presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che non considerava un “peccato mortale” recarsi negli Stati Uniti e “annusare” il paese culla del liberismo. In chiave locale, poi, questa esperienza l’ha effettuata veramente: quando era capogruppo di “Alternativa per Formia”, una lista civica che cominciava a prendere le distanze alla metà degli anni ottanta dall’esperienza comunista e del Pci, vestiva con successo i panni di Ulisse maturando la consapevolezza di dover affrontare altri viaggi e, se necessario, colloquiare con il nemico democristiano dell’epoca. E per farlo aveva trovato, anche davanti ad un’orata cucinata all’acqua pazza alle due notte dopo un velenoso consiglio comunale – come speciale ed indimenticato interlocutore il capogruppo di quella forza politica monolitica che corrispondeva al nome di Ugo Rivera. Enrico D’Angelis, 63 anni, ora ha accettato un’altra impegnativa sfida nella sua ultratrentennale attività politica: la guida a coordinatore di “Formia città in comune”, una delle quattro liste civiche e movimenti che hanno contribuito alla storica elezione il 24 giugno scorso del primo sindaco donna di Formia, Paola Villa.
L’investitura di D’Angelis, che molti chiamano benevolmente “professore” per la sua bravura nel corso di laurea in matematica, è avvenuta domenica nel corso di un’assemblea che dovuto prendere atto delle dimissioni dello storico coordinatore e fondatore del movimento Kristian Franzini all’indomani della sua nomina ad assessore al turismo e allo sviluppo economico della prima Giunta Villa. L’incontro, cui ha partecipato il neo sindaco di Formia, ha dovuto giocoforza affrontare quella è stata definita una franca disamina sulla attuale situazione politico amministrativa cittadina che ha consentito di poter iniziare ad individuare le positività del lavoro svolto ma anche i suoi punti di debolezza e di criticità” . Enrico D’Angelis è stato più volte assessore nelle diverse Giunte di Sandro Bartolomeo (“con lui però non parlo di politica da anni dopo aver avanzato una serie di criticità sul suo operato”) e responsabile della sua segreteria particolare in Comune. Ma questi posti al sole gli hanno sempre provocato l’orticaria preferendogli il consiglio comunale dove la nuova maggioranza consiliare deve affrontare non pochi esami di maturità. E D’Angelis ha considerato la sua principale “mission” quella di “riordinare le relazioni fra le componenti del governo cittadino, e dunque fra esecutivo, sindaco ed assessori, e consiglieri comunali di maggioranza, con un forte recupero della importanza e della centralità del ruolo da questi svolto, nonché le relazioni fra tutte le componenti di maggioranza del governo cittadino e gli elettori che così numerosi si espressero affinchè Paola Villa diventasse Sindaco della città, è stato il tema maggiormente sottolineato nel corso della riunione.”
La realpolitik di D’Angelis, che smentisce anche sotto tortura di essere stato in lizza per diventare alla fine di giugno il nuovo capogabinetto della sindaca Villa, è palpabile quando dice che “vi è ormai affermata e diffusa, nei consiglieri comunali del gruppo ‘Formia Città in Comune’ e nei sostenitori attivi della lista, la consapevolezza che il tempo di rodaggio della nuova amministrazione sia praticamente esaurito e che un deciso cambio di passo sia quanto mai necessario.” E un’altra passione di D’Angelis è l’Ostpolitik di cui è uno dei massimi e migliori rappresentanti del panorama politico cittadino: “’Formia Città in Comune’ opererà in forte sintonia con tutte le altre componenti della maggioranza, ‘Un’Altra Città’, ‘Ripartiamo con voi’ e ‘Formia Vinci’, mantenendo alto e riconoscibile il proprio profilo di raggruppamento civico interessato a tenere aperto e vivo un rapporto chiaro, alla luce del sole e proficuo anche con le forze di minoranza presenti in consiglio comunale per la ricerca comune delle soluzioni migliori e più condivise nell’interesse della città e ci aspettiamo una offerta di proposte che siamo pronti ad esaminare senza pregiudizi.”
Insomma essere civici non equivale a chiudersi nella propria torre di Babele e D’Angelis, rassicurando che la sindaca Villa può continuare a contare sul sostegno leale e non discutibile di ‘Formia Città in Comune”, giura di credere “nella continua ricerca di modalità operative che sempre più si fondino su di una circolazione aperta e priva di ostacoli delle informazioni fra le diverse componenti del sistema di governo cittadino. Abbiamo affrontato cinque mesi non facili nel corso dei quali abbiamo dovuto assumere decisioni complesse ed abbiamo dovuto fare i conti in concreto con le responsabilità del governo di una città come Formia. Non abbiamo voltato lo sguardo da un’altra parte rispetto a debiti extrabilancio che giacevano da tempo. Abbiamo dato una risposta alla questione delle gestione della sosta rivedendo la propria posizione programmatica alla luce di nuovi elementi e di nuove considerazioni e alla fine di un percorso di confronto interno senza pregiudiziali e senza ricatti. Abbiamo cominciato ad esigere da Formia Rifiuti Zero il rispetto degli impegni su un ventaglio di obblighi, come lo sfalcio e la pulizia dei luoghi pubblici a noi e a moltissimi cittadini erano apparsi del tutto disattesi o sottovalutati dall’amministratore unico dell’azienda – aggiunge D’Angelis – Abbiamo avviato le pratiche per la ricostruzione, sia pure parziale, di un quadro dirigenziale dell’ente assai numericamente carente, e stiamo per giungere a dare un dirigente ai settori tecnici e forse poco dopo anche un dirigente ai settori di finanza dell’ente, sperando che le scelte del Sindaco o gli esiti delle procedure portino fra i ranghi del Comune di Formia persone che per profilo professionale e per qualità personali, siano davvero all’altezza dei problemi che sappiamo essere davvero importanti.”
Ma le cose da fare sono tante e tali nei confronti delle quali il nuovo corso al comune ha dimostrato di palesare una certa inadeguatezza ed impreparazione. Il nuovo coordinatore di ‘Formia Città in comune” correttamente è il primo a saperlo e ad evidenziarlo: “Non dobbiamo avere nessun timore ad evidenziare i nostri limiti e a mettere in campo le azioni per superarli – osserva – ‘Formia Città in Comune’ ha forte la consapevolezza della situazione di difficoltà oggettiva in cui oggi l’amministrazione comunale di Formia si trova ad operare nel contesto del comprensorio del golfo, della provincia di Latina ed anche della Regione Lazio. Apprezziamo oltre ogni misura lo sforzo che il Sindaco compie a difesa delle prerogative della nostra città con risultati a volte assolutamente soddisfacenti, a volte più complicati da raggiungere, ma occorre che alla iniziativa amministrativa si affianchi una iniziativa politica che non può prescindere dal tentativo di allargare, in sede locale, il fronte di quanti sono interessati a ricostruire per Formia quel ruolo centrale che oggi ha difficoltà ad esercitare, e Formia Città in Comune ha intenzione di svolgere un proprio ruolo in tal senso.” D’Angelis non le nomina mai ma, tra le righe, dice come sia necessario l’avvio di una concertazione con “alcune forze responsabili delle minoranze consiliari” così come ammette che vada trovata una soluzione per far fronte ad un imbarazzante isolamento in cui è piombato l’ente comune rispetto alle altre istituzioni del comprensorio e rispetto alla stessa Regione Lazio ma “chi predica che dobbiamo fare la corsa o la guerra al comune di Gaeta – osserva D’Angelis – commette il più errore che si possa immaginare di compiere. Dobbiamo mettere in condizione questa città a svolgere il ruolo guida che storicamente le spetta. C’è bisogno di tutti e se immaginavo la nascita di un governo di salute pubblica è perché credo in questa necessaria stagione di pacificazione nel solo ed esclusivo interesse di Formia”.
Enrico D’Angelis, terminata la sua scontata elezione, ha ringraziato i presenti, ha chiesto una decina di giorni per svolgere dei colloqui individuali volti a conoscere disponibilità e volontà di altri componenti la lista ad assumere ruoli di affiancamento nella funzione di coordinamento “che non intendo svolgere da solo”: “Per me sarà occasione per far crescere e maturare nuove forze pronte ad assumere direttamente fra qualche tempo incarichi di natura politica ed organizzativa nel gruppo e da mettere, comunque, a servizio futuro della città…”
Saverio Forte