GAETA – La magistratura indaghi nell’interesse dell’ente ed accerti eventuali responsabilità ma il comune di Gaeta non si sente affatto sotto assedio. Il sindaco Cosmo Mitrano, intervenuto a “Vista sul Golfo”, la rubrica settimanale di Teleuniverso dedicata al sud pontino, per la prima volta si è espresso, a sorpresa, sul contenuto di due delicate inchieste promosse dalla Procura di Cassino nelle ultime settimane: l’illegale gestione del settore dell’edilizia privata della ripartizione urbanistica nel corso del primo mandato della Giunta Mitrano e lo stato di presunto asservimento che la sua amministrazione, attraverso l’ex assessore al ramo Alessandro Vona, avrebbe palesato nei confronti della Ecocar.
Si tratta della società romana che, rag-giunta da due interdittive antimafia, ha gestito – e continua a farlo con un’amministrazione controllata da parte della Prefettura di Latina il delicato ma remunerativo ciclo dei rifiuti. Il sindaco di Gaeta ha definito “prematura” la possibilità che il comune possa costituirsi parte civile nei due procedimenti penali qua-lora ci fosse la probabile richiesta di rinvio a giudizio delle persone coinvolte. Mitrano ha confermato, invece, come sia stato lui a chiedere la gestione commissariale della Ecocar, vincitrice l’8 aprile 2014 della gara d’appalto della durata di sei anni indetta dal comune il 10 settembre dell’anno precedente per la gestione integrata dei rifiuti nonostante una precedente interdittiva antimafia disposta dalla Prefettura di Roma il 16 ottobre 2014 ma sospesa da una sentenza del Tar.
Nel suo intervento televisivo Mitrano ha tenuto a precisare come abbia sollecitato il 19 settembre 2014 l’allora Prefetto di Latina l’applicazione della gestione commissariale nei confronti dell’Ecocar come prevede l’articolo 32 del decreto legislativo numero 90 del 4 giugno 2014 “…a tutela dell’interesse pubblico ed a garanzia dell’integrità e della trasparenza dell’azione amministrativa”. Il neo presidente dell’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, si espresse poi in questi termini: “I fatti ascritti alla Ecocar – legami con un clan camorristico particolar-mente pericoloso ed ancora attivo in territorio di una provincia limitrofa a quella di Latina – appaiono particolarmente gravi” e, limitatamente all’appalto consegui-to presso il comune di Gaeta per il servizio di smaltimento dei rifiuti e manuten-zione del verde pubblico…”si propone di nominare uno o più amministratori con il compito sia di gestire l’appalto in esame fino a quando il comune di Gaeta non provvedeva alla revoca dell’appalto”.
Cosa che avvenne il 16 ottobre 2014 con un provvedimento della Prefettura di Latina che dispose l’amministrazione straordi-naria dell’Ecocar e nominò i commissari. Mitrano, a tutela del suo operato a fronte di quello dell’assessore all’ambiente Alessandro Vona revocato nel 2016, ha menzionato quanto scrive nelle sue “considerazioni” a pagina 215 il sostituto Procuratore Arianna Armanini della Procura di Cassino nella conclusione delle indagini preliminari avviate dal collega della Dda di Roma Paolo Ielo. E, cioè, che “l’amministrazione di Gaeta è stata l’unica, tra le amministrazioni oggetto di veri-fica, ad avere attivato la procedura di Commissariamento ex art. 32, D. L. n. 90 del 4/6/2014, convertito in legge n. 114.2014. Nulla questio, pertanto, in ordine alla procedura di interdittiva antimafia: il Sindaco Mitrano Cosmo si è fatto promotore efficacemente della procedura di Legge, tanto che ne ha sollecitato l’intervento del Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Diverso invece i casi di corruzione che ha visto protagonisti i suoi collaboratori: l’Assessore Vona Alessandro, il Dirigente Fusco Pasquale, il referente dei Servizi, lavori pubblici, Demanio, Patrimonio, Commercio e Protezione Civile, Petrone Pasquale…”
VIDEO Cosmo Mitrano risponde alle domande sulle inchiesta Ecocar e Urbanistica