FORMIA – Raphael Rossi resterà alla guida della Formia Rifiuti Zero almeno per un anno. Poi si vedrà… Lo ha annunciato il sindaco Paola Villa dopo lo svolgimento nei giorni scorsi dell’assemblea dei soci di cui fa parte il solo primo cittadino in qualità di rappresentante del comune da cui dipende la Frz. La professoressa Villa ha assunto questa decisione, che ha “definito” inevitabile, nei giorni che hanno preceduto la scadenza della proroga di un anno decisa nel dicembre 2017 dal sindaco dimissionario Sandro Bartolomeo a favore dell’incarico del manager torinese. Formalmente Raphael Rossi resterà in sella “almeno per un periodo di tre-quattro mesi” il tempo – ha aggiunto il sindaco di Formia – di elaborare il Pef, il piano economico finanziario, altro non sarà che il bilancio di previsione 2019 dell’unica municipalizzata del comune in tema di gestione del ciclo dei rifiuti. Sarà un adempimento importante, per certi versi fondamentale, che dovrà rappresentare un architrave del primo bilancio di previsione, quello del 2019, dell’amministrazione Villa.
E il futuro successivo di Rossi? L’amministratore unico della Formia Rifiuti zero beneficerà poi formalmente di una proroga, l’ultima, che, avendo un effetto retroattivo, scadrà nel dicembre 2019. Insomma non cambia nulla nella governance della Formia rifiuti zero, nonostante gli strali che Rossi ha dovuto subire dalla coalizione elettorale poi vincitrice delle elezioni amministrative. Ma il dato politico è chiaro: non essendoci una chiara unità d’intenti all’interno della maggioranza consiliare che sul futuro manageriale a Formia di Rossi è divisa come una mela, è meglio lasciare le cose come stanno. Almeno per un anno. Poi si vedrà con un nuovo bando pubblico che dovrà scegliere, giocoforza, il successore dell’amministratore torinese. Questa situazione d’incertezza è stata stigmatizzata dal gruppo della Lega secondo il quale “alla luce dell’aumento dei costi, della non riduzione delle bollette Tarig, ed ultimo solo in ordine temporale, dello scampato sequestro del Parco De Curtis, ci chiediamo come sia possibile che l’attuale management della Frzsia ancora in piedi addirittura con una proroga.”
Intanto nei giorni scorsi nella commissione ambiente è stato presentato il Pef , il Piano Economico Finanziario 2019, “proposto da un Amministratore Unico , il dottor Rossi, che sarebbe già dovuto andare via”. Questo velenoso attacco della Lega segue di alcuni giorni la scadenza, il 30 novembre scorso, dell’amministratore unico della Frz ma “la maggioranza pur di non decidere e prendere una posizione con le conseguenti responsabilità politiche del caso ha optato per la proroga del suo incarico.” E ancora un duro affondo del carroccio formiano: “Questa amministrazione aveva detto di voler cambiare tutto compreso l’Amministratore della nostra società, al 100 % pubblica, capace di far crescere i costi del servizio e quindi le bollette della Tarig nonostante l’elevato livello di differenziata raggiunta grazie ai pazienti cittadini e ai lodevoli impiegati della società. Ma vanno menzionate anche le altre problematiche: il centro di raccolta dei rifiuti non in regola, la mancata rotazione del personale, le condizioni indegne degli spogliatoi e docce per i lavoratori del centro stesso”. Del Piano economico finanziario sono balzate alcune previsioni di spesa davvero curiose: per la gestione di 3 bagni pubblici saranno necessari ben 104mila euro – scelta previsionale contestata dalla Lega in sede di commissione ambiente -, proposta poi inserita nell’offerta migliorativa dell’appalto sui parcheggi.
La Lega ritiene sbagliato che il Pef 2019 della Formia Rifiuti zero “sia stato proposto da chi, nonostante non dovrebbe più essere in carica, ben conscio dello sforzo fatto dai cittadini formiani per raggiungere percentuali cosi elevate di differenziata, non si sia minimamente preoccupato di ridurre le bollette anche di 1 euro simbolico per i risultati raggiunti. A questo punto è legittimo fare una riflessione: o l’amministrazione ha deciso che improvvisamente funziona tutto e vuole tenersi legittimamente l’amministratore Rossi oppure sbaglia alla grande a far presentare il Pef 2019 ad un amministratore con la testa già al prossimo incarico… Fortunatamente il Pef deve essere votato in Consiglio, quindi presenteremo degli emendamenti al testo inziando dal taglio dei costi “allegri” come appunto i 104.000 euro per la gestione di 3 bagni pubblici, e cercheremo, se ce ne daranno l’opportunità, di capire se c’è la possibilità di ridurre le bollette vista l’elevata percentuale di raccolta differenziata raggiunta.”
Saverio Forte