MINTURNO – Stanziato un milione di euro per gli scavi al Castrum di Minturnae. Lo hanno annunciato, nel corso di una conferenza stampa questa mattina, il sindaco Gerardo Stefanelli e il direttore del comprensorio archeologico Giovanna Rita Bellini. Il Ministero dei beni e delle attività culturali ha infatti stanziato la cifra di un milione di euro per la ripresa dei lavori di scavo al fine di far riemergere i resti dell’antica città romana in riva al fiume Garigliano.
La parte interessata ricade su un’area di pertinenza del Comune di Minturno, adiacente a quella del comprensorio archeologico che fu acquistata nel 2000, con un atto di giunta comunali, e messa a disposizione della Soprintendenza nell’ambito di un accordo di programma del 2001. Ora seguiranno le operazioni per il bando di affidamento dei lavori. L’intervento mira ad aumentare la fruizione pubblica e la valorizzazione del patrimonio culturale.
Dagli scavi potrebbero emergere opere di pregio, come già accaduto in passato con reperti molti dei quali sono finiti nel museo di Napoli. Sul Castrum, infatti, venne edificato, in età cesariana, un grande santuario contraddistinto da ninfei e fondate, scavato negli anni ’30 e in seguito identificato come Tempio di Cesare. Vi furono costruiti altri piccoli templi nei secoli a venire. Il Castrum è il sito dei primi scavi borbonici. Nel 2003 la Soprintendenza aveva già condotto un’indagine archeologica volta alla verifica di alcune ipotesi stratigrafiche.
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