TERRACINA – Erano circa le 8 di questa mattina quando il trasmettitore di localizzazione (Epirb) del motopeschereccio Claudio Padre di Terracina segnalava una situazione di emergenza di fronte al litorale della cittadina laziale. A seguito del segnale di emergenza, ricevuto dalla stazione satellitare italiana della Guardia Costiera con sede a Bari, veniva inviata la motovedetta della Guardia Costiera di Terracina per portare soccorso al motopesca in difficoltà.
Sotto il coordinamento della sala operativa della Guardia Costiera di Terracina venivano altresì dirottati sul posto anche tre motopescherecci (Piramide, Silverio Padre e Maria Sorella II) in ausilio alle ricerche. Giunti sul posto, a circa un miglio e mezzo a largo del litorale di Fondi, si riusciva subito a trarre in salvo un naufrago che ormai caduto in mare cercava di sbracciarsi per attirare l’attenzione dei soccorritori.
D. A., ventitreenne di Terracina, appena salvato, a bordo di uno dei pescherecci, riferiva ai militari della Guardia Costiera che il motopesca Claudio Padre era affondato, portandosi con sé il secondo membro di equipaggio, R. D., 63 anni di Terracina.
Sul posto veniva anche inviata la motovedetta della Guardia Costiera di Gaeta per collaborare alle attività di soccorso ed accertare l’eventuale presenza in mare del secondo naufrago. In zona anche un elicottero della Guardia di Finanza.
La Guardia Costiera ha ora richiesto l’intervento del “2° Nucleo Operatori Subacquei della Guardia Costiera di Napoli” ed il Nucleo sommozzatori dei Vigili del fuoco di Latina, con l’auspicio che le condizioni del mare, attualmente molto mosso consentano di effettuare l’immersione.