VENTOTENE – Sull’Isola di Ventotene gli uomini della Guardia Costiera hanno effettuato nei giorni scorsi dei campionamenti dell’acqua provenienti dall’impianto di dissalazione asservito alla rete idrica dell’isola dell’arcipelago ponziano dall’ottobre 2017. L’attività del Laboratorio Ambientale Mobile della Guardia Costiera è scaturita da una segnalazione del Primo Cittadino dell’isola inviata al Ministero dell’Ambiente, Direzione Generale per la Protezione della natura e del mare, che ha attivato il responsabile del Reparto Ambientale Marino, articolazione del Comando Generale della Guardia Costiera che ha sede presso il Ministero dell’Ambiente per raccogliere ulteriori elementi circa l’impatto sull’Area Marina Protetta della salamoia prodotta dall’impianto di dissalazione e cercare di fare chiarezza sulla questione che preoccupa i residenti dell’Isola.
Con ordinanza n. 23 firmata dal vicesindaco lo scorso ottobre, inoltre, tutta la cittadinanza, in via precauzionale, è stata invitata a considerare non potabile l’acqua immessa nella rete e conseguentemente, è stata consigliata una limitazione dell’uso della stessa per motivi igienico – sanitari.
Per due giorni, quindi, il Contrammiraglio Aurelio Caligiore, Capo del Reparto Ambientale Marino (R.A.M.), supportato dal Comandante della Capitaneria di porto di Gaeta, dopo un confronto con i tecnici dell’amministrazione civica locale ha voluto personalmente seguire, con il team d’ispettori, le operazioni di campionamento delle acque che fuoriescono dallo scarico del dissalatore.
Il Laboratorio Ambientale Mobile, inviato dal Comando generale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, è dotato di moderne apparecchiature per le analisi chimico/fisiche, chimiche e microbiologiche dell’acqua, costituisce un importante strumento per la tutela ambientale.
I militari del Laboratorio Ambientale, specializzati in investigazioni scientifiche, hanno poi prelevato anche campioni dell’acqua che giornalmente sgorga dal dissalatore della piccola isola dell’Arcipelago ponziano.
Saranno quindi i risultati delle analisi del Laboratorio Ambientale della Guardia Costiera a fornire ulteriori possibili riscontri sull’impatto ambientale dell’impianto di dissalazione del gestore Acqualatina S.p.A.
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