FORMIA – Un paese, Maranola a Formia, che per tre serate si trasforma, si fa presepe. L’intera comunità aurunca anche quest’anno si mobiliterà il 26 dicembre (con il “Viaggio di Maria e Giuseppe”), il 1 ed il 6 gennaio (con “L’arrivo dei magi alla Capanna”), dalle 16.30 alle 19.30, per l’organizzazione del presepe vivente che, organizzato dall’associazione “Maranola Nostra” nell’ambito della programmazione natalizia del comune e con il sostegno della Regione Lazio, è giunto alla sua 44° edizione e, pertanto, è considerato a ragione uno dei più antichi d’Italia. Quasi per magia gli abitanti dell’incontaminato borgo Maranola, oltre trecento, diventeranno “pastori” e figuranti, di ogni età, rigorosamente in costume locale e saranno protagonisti di una nobile iniziativa culturale: far rivivere i mestieri dell’antica civiltà contadina ormai scomparsa.
Qui si può ammirare un presepe in terracotta policroma di scuola pugliese del XVI secolo, si snoda su due livelli, in basso sull’altare la sacra famiglia e sull’arco che funge da capanna figure grandi e piccole a seconda della prospettiva. Desta attenzione la figura particolare di una donna con bambino in grembo ed in testa un cesto con le “fuscelle” di un formaggio locale, il marzolino, immagine simbolica di una civiltà contadina, come quella di Maranola, appartenente ad un tempo ormai trascorso.
Saverio Forte