Politica

Formia / Convocato il consiglio comunale ma è polemica sul trasporto pubblico locale

FORMIA – Niente vacanze per la politica formiana. Venerdì 28 dicembre tornerà a riunirsi il consiglio comunale di Formia e l’agenda sarà ricca sia sul piano politico che amministrativo. Le minoranze preannunciano bagarre sul punto più spinoso sotto quest’ultimo argomento: la nascita di un Consorzio per la gestione a livello comprensoriale, nei comuni di Formia, Gaeta e Minturno, del trasporto pubblico locale. Le minoranze sono molto perplesse sul da farsi perché la bozza di delibera proposta all’ultima conferenza dei capigruppo è stata ritenuta carente e poco convincente.

Sulla gestione futura del Tpl dunque, potrebbe ripetersi lo stesso refrain dell’approvazione delle linee guida per il bando sulla sosta a pagamento: la delibera potrebbe essere emendata in aula sulla scorta della discussione che ne scaturirà su un argomento innovativo. La gestione comprensoriale del trasporto pubblico è sollecitata da una direttiva regionale. La Regione Lazio vuole premiare infatti i Comuni che la attuano aumentando il chilometraggio annuale a disposizione dell’utenza. Una gestione pluriennale condivisa tra le varie realtà del territorio consente al gestore del servizio di realizzare investimenti per rinnovare la flotta mezzi e ridurre le emissioni. Un ulteriore vantaggio è la possibilità di integrare le linee. Tutte le Amministrazioni hanno espresso interesse alla proposta di gestire insieme il servizio che dovrebbe tradursi in un appalto integrato. Propedeutica sarà la realizzazione di un piano del trasporto pubblico locale del Golfo che dovrebbe mettere insieme lo studio già effettuato dal Comune di Formia con quello in corso di realizzazione a Gaeta e Minturno. Il percorso si concluderebbe con la sottoscrizione di un capitolato unico dato che i tre Comuni già condividono la stazione unica appaltante. Ma al momento ciascun comune attende che il primo passo lo faccia l’altro.

Il consiglio comunale di Formia comunque sarà obbligato ad approvare almeno una delibera d’intenti sulla nascita di questo consorzio. Il 31 dicembre scadrà l’incarico all’attuale concessionario, la cooperativa Atp , ed il comune per affidarle una proroga del servizio (da sei mesi ad un anno) dovrà deliberare l’adesione al Consorzio pubblico per la futura gestione del trasporto pubblico urbano. Le minoranze sono perplesse sulla fattibilità di questo progetto anche perché il comune di Gaeta sino al giugno 2020 non potrà “muoversi”. Solo allora scadrà l’appalto con l’attuale concessionario del servizio. In consiglio approderanno, poi, altri debiti fuori bilancio e alcuni sono stati certificati dal giudice di pace di Gaeta. Il motivo? Diversi automobilisti hanno impugnato con successo le rispettive violazioni al codice della strada perché notificate dalla società incaricata dal comune, la Soes, oltre i termini (90 giorni) previsti dalla legge. Chi avrebbe dovuto vigilare sul rispetto del bando non l’ha fatto a quanto pare.

Altri debiti fuori bilancio saranno poi deliberati a favore di alcune sale slot. L’amministrazione Bartolomeo approntò un regolamento che prescriveva il loro funzionamento a determinate distanze da luoghi “sensibili” quali sono chiese, scuole, luoghi di aggregazione. Il provvedimento fu impugnato con successo davanti il Tar e le spese legali sostenute dai ricorrenti diventano materia di verifica contabile da parte della Procura regionale della Corte dei conti.

L’argomento politicamente più rilevante è rappresentato invece, dalle nomine del comune di Formia presso l’assemblea della XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci. Si tratta di nomine attese da dieci anni da quando l’allora maggioranza di centrodestra, subito dopo il voto amministrativo del 2008, indicò i consiglieri Salvatore Orsini (Forza Italia) e Nicola Riccardelli (futuro presidente in quota Udc) mentre l’allora minoranza di centrosinistra nominò il consigliere Sabino Delle Donne. Alle elezioni amministrative del 2013 Orsini e Delle Donne non vennero rieletti ed il consiglio avrebbe dovuto surrogarli, adempimento mai ottemperato dalla neo maggioranza di centrosinistra per un accordo – tesi mai smentita – dal Partito Democratico con Forza Italia. Insomma Orsini e Delle Donne per cinque anni hanno fatto parte del consiglio della XVII Comunità Montana in maniera un po’…”abusiva”.

Ora , dopo le polemiche scatenate da questo portale con la decisione della Giunta comunitaria di assegnare al comune di Gaeta fondi derivanti dall’avanzo di amministrazione 2017 per le luminarie Natalizie e per realizzare in località San Carlo un percorso per lo “sgambamento” dei cani, la maggioranza Villa ha (a ragione) fretta. I suoi due rappresentanti scaturiranno dalla riunione di coalizione di giovedì sera. All’avvocato Fabio Papa potrebbe affiancarsi uno dei due tra Daniele Nardella (interessato a far parte dell’assemblea del consorzio di sviluppo industriale del sud-pontino) o Pasquale Martellucci.Le minoranze sono divise ed una spaccatura derivante dall’esito del ballottaggio (perso) del 24 giugno potrebbe condizionare questo voto politico. La Lega propone l’ex presidente comunitario Nicola Riccardelli , il gruppo di Forza Italia indicherà Gianluca Taddeo. Determinanti saranno i voti dei capogruppo del Pd, dell’Udc e della lista “Formia con te”, Claudio Marciano, Erasmo Picano e Gianfranco Conte. Teoricamente appare favorito Taddeo ma potrebbero risultare determinanti le preannunciate assenze dei colleghi di gruppo Eleonora Zangrillo e Pasquale Cardillo Cupo. Se così fosse potrebbe spuntarla la candidatura del consigliere Riccardelli per essere il candidato più anziano…a meno che la corsa di Taddeo potrebbe essere favorita da qualche “aiutino” proveniente dalla maggioranza Villa.

Nel consiglio comunale di venerdì sarà discussa anche l’interrogazione presentata dai capigruppo del Pd e dell’Udc, Marciano e Picano, con cui si chiederà all’amministrazione comunale di far conoscere la propria posizione in relazione alla necessità di installare – come avviene dal 2013 – un centro di accoglienza per senza tetto e clochard nel piazzale di Molo Vespucci. La delegazione del Golfo della Croce Rossa Italiana aveva messo in evidenza l’assenza di servizi di assistenza per l’emergenza freddo, da qui la richiesta di chiarimenti alla sindaca Villa e all’assessore alle politiche sociali Giovanni D’Angiò “con o senza i fondi del Distretto socio-sanitario”. “ Il primo anno, le risorse necessarie a finanziare l’intervento sono state reperite nel bilancio comunale di Formia. Negli anni successivi, anche in considerazione del servizio rivolto a tutta la comunità del sudpontino, i fondi – ricordano Marciano e Picano – sono stati individuati prevalentemente nelle risorse del Distretto socio-sanitario. In ogni caso, l’intervento non è costato mai oltre i trentamila euro, una cifra che rientra pienamente nelle possibilità degli enti locali interessati. Ad oggi, non risultano comunicazioni ufficiali da parte del Comune di Formia relativamente all’istituzione anche per il 2018-2019 della tensostruttura o di altri interventi rivolti a garantire la salute e la vita ai senza tetto nei mesi invernali.

“L’interrogazione che sarà discussa venerdì è finalizzata ad ottenere l’orientamento della Giunta Comunale relativamente all’opportunità di “proseguire questa esperienza di accoglienza” al netto della copertura economica da parte del Distretto Socio-Sanitario. Il sindaco di Formia Paola Villa sostiene come l’ente capofila del distretto sia diventato il comune di Gaeta. Il primo cittadino di quest’ultimo, Cosmo Mitrano, replica affermando che sino al 31 dicembre la “decisione spetti a Formia”. Un’infinita e noiosa partita di ping pong… altro che disgelo.

Saverio Forte

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