FORMIA – La campagna elettorale per le Europee del 26 maggio è davvero iniziata e – come nelle migliori tradizioni – l’oggetto dello scontro politico non poteva non riguardare la sanità e, nella fattispecie, l’iter per la realizzazione del Policlinico del Golfo o, più volgarmente, del nuovo ospedale di Formia. L’annuncio della segreteria regionale della Lega confermava, di fatto, lo sblocco da parte della presidenza del Consiglio e dei Ministeri della Salute, del lavoro e delle politiche sociali dell’iter per il varo triennale dell’Inail con cui state inserite quelle che sono considerate le iniziative urgenti di elevata utilità sociale nel settore dell’edilizia sanitaria. E non a caso vi fanno parte il Policlinico del Golfo a Formia e l’ospedale di Sora, i cui progetti sono i destinatari rispettivamente di 75 e 99 milioni di euro, finanziamenti sbloccati dal governo nazionale grazie all’interessamento del sottosegretario allo sviluppo economico Claudio Durigon. Era subito insorto il Partito Democratico, ai diversi livelli, regionali e locali, secondo il quale “senza la programmazione regionale non ci sarebbe stata alcuna iniziativa per utilizzare le risorse messe a disposizione due anni fa attraverso l’Inail”.
La Giunta Regionale del Lazio era arrivata a definire quello della Lega “un tentativo goffo e maldestro per appropriarsi del lavoro fatto da altri.” La polemica non si è affatto ridimensionata e ad vivacizzarla è stato il capogruppo consiliare della Lega al comune di Formia, Antonio Di Rocco, considerato un po’ il punto di riferimento sul territorio del Golfo del sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico e delle politiche sociali Claudio Durigon al punto da annunciare il suo arrivo “in zona già la prossima settimana”. La Lega considera quello sbloccato dal governo giallo-verde “il più importante finanziamento degli ultimi 40 anni e, prima di commentarlo, abbiamo voluto far sfogare – osserva Di Rocco con un pizzico di provocazione – i tanti che oggi si prendono i meriti su questa opera strategica per il nostro territorio”. Di Rocco fa attenzione, tuttavia, ad evitare di polemizzare, interessato – come precisa in una nota – ad effettuare invece “qualche precisazione”: “Non è vero, innanzitutto, quel che sostiene il Pd Regionale e locale. Parla erroneamente di “sblocco di fondi” ma ciò è palesemente un falso in quanto questo (del Policlinico del Golfo) fino a qualche giorno fa era solo un progetto mai finanziato. E’ infatti il Decreto della Presidenza del Consiglio che autorizza Inail a fare investimenti nelle strutture ospedaliere, quindi è stata volontà di questo governo far si che l’Inail investisse in questa ed altre opere.”
La Lega a Formia, ma anche negli altri centri del Golfo, ha ereditato l’esperienza politica dell’ex Udc e ora non manca di rinnovare – come l’ha fatto nel recente passato – le sue perplessità sull’ubicazione del nuovo ospedale, nell’area di proprietà regionale in località ex Enaoli: “Non va dimenticato – aggiunge il capogruppo del carroccio Di Rocco – che nei paraggi insistono sia il centro comunale di raccolta dei rifiuti che il depuratore ed il problema dell’esistenza degli odori nauseanti in zona non è stato ancora affrontato. Nonostante ciò, per spirito di collaborazione faremo tutto ciò possibile per velocizzare l’iter per la posa della prima pietra nel sito indicato ed anche per questo motivo il Sottosegretario Claudio Durigon ci ha annunciato la sua presenza in zona già la prossima settimana.”. La Lega su un aspetto chiaro non vuole “fare sconti a nessuno”: “Il nuovo ospedale dovrà essere il fiore all’occhiello del Golfo con adeguati ed innovativi servizi e non una cattedrale nel deserto, con chiusura di reparti e perdita di tante professionalità, come è diventato negli ultimi anni il Dono Svizzero nel totale disinteresse del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti impegnato nella sua personalissima campagna elettorale per le primarie del Pd nella vicinissima Bolzano invece di concentrarsi sulla Regione Lazio nella quale i contribuenti laziali gli pagano lo stipendio …”
Saverio Forte