Politica

Formia / Casse vuote, la maggioranza pensa ad aumentare i tributi. L’opposizione insorge

FORMIA – Per le opposizioni di centro destra si prefigura un “bagno di sangue” o un clima da “macelleria sociale” . La coalizione civica che sostiene il sindaco di Formia Paola Villa tende a vestire i panni del pompiere per spegnere sul nascere le fiamme dell’ennesima polemica e scontro politico: “Abbiamo cominciato a parlarne e non abbiamo deciso proprio nulla”. La riunione di maggioranza martedì sera ha avviato un primo e preliminare dibattito interno per “capire” l’entità di quello che sarà il primo bilancio di previsione, dopo le vittoriose elezioni amministrative, della Giunta civica al comune di Formia. Le indiscrezioni che sono trapelate sono preoccupanti: le casse del comune sono vuote e, nonostante una palese contrarietà, ci sarà obbligo di ritoccare – il verbo più corretto è “aumentare” – alcune tributi a domanda individuale, tra questi l’aliquota addizionale Irpef, da 0,6 addirittura a 0,9, e la Tari.

Il confronto interno alla maggioranza naturalmente è stato moderato da chi ha in mano le chiavi della cassaforte del comune, il sempre puntuale assessore al bilancio Fulvio Spertini, non nuovo a questo tipo di iniziative ed esperienze avendo svolto un analogo ruolo quando guidava lo stesso assessorato, poco meno di due anni, in seno alla Giunta di centro sinistra di Sandro Bartolomeo. La discussione – secondo le scarne informazioni trapelate – avrebbe riguardato le “voci in uscita” intorno alle quali la maggioranza, prima di confrontarsi in consiglio comunale con le opposizioni, deve, è costretta a trovare una sintesi al proprio interno. E la scelta sarà inevitabile: ritoccare “almeno” l’addizionale Irpef, portandola al massimo consentito, e la tari – la tassa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti – nell’anno in cui l’amministrazione comunale sarà obbligata a decidere la nuova governance della sua municipalizzata Formia servizi zero subito dopo la scadenza della seconda ed ultima proroga del mandato all’amministratore Raphael Rossi. Naturalmente non è stato deciso nulla ma l’orientamento è quello di rimpinguare le casse dell’ente prosciugate dalla necessità di liquidare una pioggia di pregressi debiti fuori bilancio e di prevedere altre e più massicce entrate per riconoscere altri impegni assunti nel recente passato senza alcuna copertura economica.

Le opposizioni, dalla Lega a Forza passando naturalmente per il Partito Democratico, fanno un altro ragionamento. Bisogna sotterrare immediatamente in una fase di perdurante congiuntura economica e sociale l’ascia fiscale per potenziare e rendere più efficace invece una vera lotta all’evasione fiscale – ci sta pensando naturalmente anche la sindaca Paola Villa ma è come farlo (attraverso il risicato personale interno o esternalizzando il servizio) il principale cruccio da affrontare e superare – e chiedere il rispetto del pagamento di alcuni tributi apparentemente minori. Uno di questi è la Tarig che, in attesa nel 2020 di rimpiazzare la Tari sulla scorta dei rifiuti realmente prodotti non tenendo più conto delle superfici occupate, a Formia pochi pagano nel momento in cui si deve pagare in maniera temporanea o giornaliera. Intanto le minoranze auspicano che su questi temi si avvii un confronto in commissione bilancio naturalmente primancora che la bozza del bilancio di previsione 2019 e di quello pluriennale approdi in Giunta e, successivamente, in consiglio comunale.

Ad incendiare subito il dibattito ci ha pensato il capogruppo della lista “Formia con te”, Gianfranco Conte, che contesta il contenuto del piano industriale della Formia rifiuti zero, il cui Pef, il piano economico finanziario, sarà un architrave del primo bilancio di previsione dell’era Villa: “Si chiedono nuove assunzioni per far fronte al servizio e poi si scopre che il tasso di assenteismo è pari al 16,58%! Pensate che nella scassatissima Ama a Roma è pari al 15,4% ed è oggetto di un esposto del sindaco alla procura! Qualcosa non funziona visto che in società analoghe il tasso di assenze è fra l’8 e il 10%! Non sarà il caso – scrive Conte in un post su facebook – di gestire meglio la società ed evitare aggravi di tarsu per i cittadini? ”

Intanto, in tema di gestione di rifiuti, si registra un’interessante lettera del presidente dell’Ascom cittadina, Giovanni Orlandi, che chiede al sindaco Villa e all’assessore alle attività produttive Kristian Franzini alcuni chiarimenti in merito alle disposizioni emanate dal comune il 2 gennaio per il decoro urbano. L’Ascom fa rilevare come già l’8 novembre scorso avesse evidenziato la disponibilità di molte attività commerciali e ristoranti insistenti nell’”area della movida formiana” (Largo Paone e piazza Testa) a collaborare concretamente per la soluzione dell’annosa problematica nella gestione della raccolta dei rifiuti e non solo (sicurezza, viabilità e vigilanza) al punto da farsi carico , anche dal punto di vista economico, circa il posizionamento di uno o più isole ecologiche. Il presidente Giovanni Orlandi scrive nella lettera come “esista discrepanza tra l’orario di chiusura delle attività – molto differenziate in particolare nei week-end – e l’orario di raccolta dei rifiuti. Anche per questo motivo la soluzione, immediata ed efficace, è quella delle isole ecologiche ad esclusivo utilizzo delle attività di somministrazione”. E l’Ascom intende svolgere un ruolo cerniera tra il comune e gli operatori del settore: “Ci sentiamo in dovere di sensibilizzare le imprese da noi rappresentate nel rispetto delle regole e al miglioramento dell’organizzazione della città, anche in considerazione del chiaro richiamo – conclude nella lettera il presidente Orlandi – alla collaborazione nella comunicazione del sindaco”.

Saverio Forte

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