MINTURNO – “La scelta di adesione ad un Piano di riequilibrio è stata la scelta strategica di un investimento a lungo termine, per noi e per chi verrà al Governo dopo di noi: la scelta di perseguire un’ordinata contabilità e una più forte solidità amministrativa dell’Ente comunale”. Lo dichiara il sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, in seguito al nostro articolo che evidenziava il ritardo, dopo oltre due anni, del placet da parte della Corte dei Conti per il cosiddetto predissesto richiesto dall’amministrazione comunale per ripianare i debiti fuori bilancio.
“Quando ci siamo insediati – continua il primo cittadino – la somma dei debiti derivanti da sentenze definitive, qualora fosse stata resa esecutiva nei tempi di legge, avrebbe comportato l’impossibilità del Comune a farvi fronte nel bilancio triennale, e quindi il dissesto. Per questo, aderendo alla procedura di riequilibrio finanziario (il cosiddetto pre-dissesto), il Comune di Minturno ha scelto una soluzione tecnica per ampliare i tempi di pagamento. In questi 30 mesi sono stati riconosciuti (e quindi coperti da poste di bilancio) i 2/3 della massa passiva censita (circa 3,5 milioni di euro). Nei prossimi 30 mesi saranno ‘coperti’ quei debiti contratti per l’acquisto di beni e servizi.
La ‘copertura’ della massa passiva in un tempo più lungo ha consentito all’Ente di garantire la continuità di alcuni servizi essenziali, di fornire nuovi servizi alla persona, di riprendere ad investire sull’adeguamento e la messa in sicurezza del territorio e sulla crescita socio-culturale della comunità. Il controllo congiunto del Ministero dell’Interno e della Corte dei Conti sono stati, e saranno, un incentivo al rispetto della legittimità contabile/amministrativa nella guida dell’Ente. Una scelta scomoda, coraggiosa, che nulla ha sottratto ai cittadini minturnesi, a cui sarà restituito un Comune più forte”.