FORMIA – “Lei non sa chi sono io!” Questa frase, che ha reso celebre Alberto Sordi, è più volte echeggiata durante l’ultima seduta della commissione trasparenza in cui, dopo il tentativo fallito di qualche settimana, sono comparsi, su forte richiesta del presidente, il capogruppo della lista “Formia con te” Gianfranco Conte, i componenti del nucleo di valutazione del comune. E screzi verbali che hanno tanto ricordato molte pellicole dell’Albertone nazionale hanno caraterizzato il durissimo scontro tra il presidente Conte e quello del Niv, il segretario generale del comune di Caserta Luigi Martino (gli altri due componenti sono Massimo Ippoliti e Giuseppe Gismondi). E il comitato di valutazione, il cui incarico scade a fine mese, ha lanciato nuovamente un pesante allarme sul deficit di trasparenza soprattutto da parte della struttura burocratico-amministrativa del comune di Formia, un monito che viene ora ripreso dallo stesso presidente di controllo, l’Onorevole Conte, in una lunga ed intervista video. Sul banco degli imputati sono finiti nuovamente i dirigenti del comune che non pubblicano sul sito web dell’ente “tutto quello che dovrebbero fare”.
Una posizione, questa, condivisa da Conte che ha ringraziato tutti i componenti della stessa commissione, “per avere assunto posizioni molto ferme sulle azioni da intraprendere sul tema della trasparenza del sito, molto carente anche a giudizio del nucleo interno di valutazione”. Il neo segretario generale del comune, l’avvocato Alessandro Izzi, ha spezzato una lancia a favore della guida apicale dell’ente (“Molti miglioramenti ci sono stati con l’entrata in vigore del nuovo sito, non demonizzerei tutto”) ma il nucleo di valutazione in commissione trasparenza è arrivato ad una drastica conclusione: non possiamo giudicare l’operato dei dirigenti del comune di Formia perché la loro attività pubblicistica è carente. L’aveva denunciato denunciato anche in una delle ultime sedute, del 17 ottobre 2018, quando affermava che “l’implementazione del sito con riferimento alla sezione ‘Amministrazione trasparente’ risulta assolutamente carentre, soprattuto con riferimento all’articolo 14 del decreto legislativo numero 22/2013 sia per quanto concerne le notizie sugli organi elettivi che polici. Tale carenza potrà dare luogo a sanzioni amministrative a carico dei soggetti inadempienti (il segretario Izzi è il responsabile dell’anticoruzione e dell’”amministrazione trasparente”) da parte dell’Anac. Analogamente la sezione ‘consulenti e collaboratori non mostra nessun miglioramento rispetto alle precedenti rilevazioni e….tutte le sottosezioni presentano rilevanti carenze sia nell’inserimento/aggiornamento che nella forma dei contenuti previsti generando il convincimento di una limitatissima attenzione al rispetto degli elementi essenziali della normativa sulla trasparenza con potenziali riflessi su tutta la dinamica preventiva in materia di definizione delle misure di contrasto alla corruzione”.
In sintesi, l’inosservanza degli adempimenti minimi sulla trasparenza – e lo ammette lo stesso presidente consiliare di controllo, Conte – in aggiunta alla mancanza di alcune delle relazioni rendicontative dell’attività svolta dai dirigenti, non consente la formulazione delle valutazione dell’operato dei dirigenti per l’anno 2016 e 2017 alla luce delle pronunce della corte dei Conti”. Figuriamoci per l’anno 2018. A gettare poi ulteriore benzina sulle polemiche ci ha pensato lo stesso presidente Conte che nell’intervista, oltre a rimarcare i ritardi per il varo del documento unico di prograzione e del bilancio di previsione 2019 (a causa del quale ha polemizzare duramente con l’assessore al ramo Fulvio Spertini), ha anticipato una possibile iniziativa legale contro il dirigente dell’avvocatura comune Domenico Di Russo. Conte attendeva in commissione trasparenza una ricognizione, un report sulle spese legali e sui procedimenti giudiziari in cui è coinvolto il comune. Si tratta di una richiesta formalizzata “da oltre due mesi” utile peraltro ad una appropriata e prudente valutazione delle poste da inserire nel bilancio di previsione!”
Ma la rendicontazione dell’avvocato Di Russo non è finita in commissione trasparenza e la cosa ha fatto molto indispettire il presidente Conte dopo l’arrivo di una lettera del dirigente che chiedeva un breve rinvio per la consegna della documentazione avendo dovuto svolgere sino a pochi giorni anche le mansioni di responsabile dei settori Urbanistica e Lavori Pubblici. Ma Conte, spazientito, parlando di “sgarbo istituzionale” gli ha inviato una Pec: “Ricorrono gli estremi per omissione di atti d’ufficio e violazione dell’articolo 43 del Tuel, diritti dei consiglieri. Le concedo ulteriore 7 giorni per la consegna dei tabulati! In caso contrario informerà la Procura della Repubblica di Cassino”. Più morbido, invece, il commento della Lega Antonio Di Rocco: “La commissione trasparenza – ha detto il rappresentante del Carroccio – ha preso atto che il Niv ha dichiarato di non essere in grado di svolgere la valutazione dei dirigenti del comune di Formia per assenza di trasparenza? Sbalorditi e all’unanimità abbiamo chiesto al sindaco Paola Villa di sollecitare le comunicazioni e le relazioni obbligatorie sul piano delle perfomance e degli obiettivi”
INTERVISTA Gianfranco Conte
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Intanto la sindaca di Formia negli ultimi giorni – come prevede la legge- ha rinnovato gli incarichi dirigenziali ai sei settori organizzativi dell’ente. Durano praticamente un anno e i decreti sindacali non si discostano da quelli precedentemente conferiti. Domenico Di Russo è stato confermato dirigente dell’avvocatura comunale,. Annunziata Lanzillotta (area tecnica), Rosanna Picano(Polizia Locale), Italo La Rocca (servizi sociali) mentre Tiziana Livornese ha beneficiato la dirigenza di due settori; il 1° (Personale, sviluppo economico e affari generali) ed il 4° (economico-finanziario). Un motivo, in effetti, c’è: il nuovo responsabile di quest’ultimo settore è il dottor Daniele Rossi, fresco vincitore di un importante concorso pubblico a tempo indeterminato (il primo indetto dall’amministrazione Villa) ma non può prendere ancora servizio perché il comune di Formia attende il nulla osta di quello di Alatri – dove ha operato sinora – e di Rimini nella cui graduatoria è risultato sinora idoneo. Ma non è finita. Il rinnovo dei decreti sindacali da parte della professoressa Villa è stato indigesto per la dirigente della Polizia Locale Rosanna Picano. Il primo ad essere meravigliato e stupito è stato il messo dello stesso comune che le consegnato il decreto numero 2 del 3 gennaio. La dottoressa Picano ha accettato ma ha firmato in calce “con riserva” bussando – come capita in queste circostanze – a denari: a suo dire l’indennità di posizione non è adeguata alla nuova valutazione effettuata dal nucleo”. In soldoni, il comune – ha teorizzato la Picano – mi deve effettuare un maxi conguaglio di natura economica perché negli ultimi mesi non ho diretto soltanto la Polizia ma altri settori. Tutti tengono famiglia…
Saverio Forte