SUD PONTINO – Sono decisamente pessimi i rapporti istituzionali tra i due comuni più importanti del Golfo, quelli di Gaeta e Formia. Ad inasprirli è stata la mancata riproposizione – come si ricorderà – del centro notturno di accoglienza a favore dei clochard e dei senza fissa dimora. La sindaca di Formia Paola Villa aveva chiamato in causa il distretto socio-sanitario del sud-pontino, il cui ente capofila dallo scorso settembre è il comune di Gaeta, relativamente all’attivazione di questo indispensabile servizio in questa particolare fase dell’ano. A replicare seccamente al capo dell’amministrazione formiana è stata l’assessora alle politiche sociali del comune di Gaeta, Lucia Maltempo, secondo la quale le responsabilità per quanto non avvenuto “appartengono quasi esclusivamente al Comune di Formia.
Il distretto – osserva l’assessora Maltempo – è chiamato a svolgere una funzione di supporto e non si sostituisce alle politiche sociali del Comune. Quello di Formia, che ha ospitato il distretto per oltre 10 anni, ha tardato a trasferire i fondi occorrenti (questo portakle l’ha anticipato nei giorni scorsi) per mantenere in essere questa tipologia di servizi. E quando l’ha fatto, soltanto il 31 dicembre, il trasferimento è avvenuto anche in modo parziale e tardivo – il bilancio di previsione del comune era stato già approvato – impedendo di avviare ogni possibilità di intraprendere azioni a sostegno dei clochard che in questo periodo soffrono disagi legati al freddo.” L’assessora alle politiche sociali del comune di Gaeta Maltempo sollecita una maggiore responsabilizzazione da parte della sindaca Villa per cercare di risolvere le singole problematiche. Indipendentemente dal contributo che può fornire il distretto dopo aver superato l’attuale fase di shutdown, ogni comune – conclude l’assessora Maltempo – può attivarsi per il proprio territorio attingendo alle risorse per il welfare inserite nel proprio bilancio di previsione.”
Questa nuova polemica conferma come sia sempre più irrealizzabile quelli che da più parti viene auspicata la nascita di una “città del Golfo”, un’unica entità amministrativa in grado di abbracciare l’intero Golfo di Gaeta, o una sua parte significativa di esso”. Che ci siano palesi ritardi e ostacoli (al momento) insormontabili lo ammette in un’interessante dichiarazione il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli: “In realtà, solo una piccola parte di noi ha pensato di costruire una città con la fusione dei comuni esistenti. Noi tutti, invece, abbiamo sempre voluto che gli attuali Comuni lavorassero insieme in maniera più stringente. Per questo tutti avremmo dovuto parlare, sin dall’inizio, più correttamente, de ‘Le Città del Golfo’: si potrebbe discettare anche di quanto, questo errore lessicale, abbia influito sulle amene fortune della politica comprensoriale.”
Da questa oggettiva e concreta considerazione Stefanelli chiede una diversa gestione futura delle politiche comprensoriali: “Passiamo, quindi, da ‘La Città’ a ‘Le Citta del Golfo’: e lo facciamo nel momento in cui le Amministrazioni civiche adottano atti concreti che ‘parlano’ di una reale politica comprensoriale. Un cambio di vocale che si fa cambio di ‘campo’. Un campo in cui non esiste un centro, ma emerge una rete collaborativa, che contribuisce, ognuno con i propri pesi, in una logica di solidarietà e solidità. Ognuno, ma insieme. Se cambiamo una vocale, e soprattutto se cambiamo il ‘campo’, non ci troveremo più a polemizzare su dove avrà sede l’ufficio di zona di un servizio pubblico statale o su quale sarà l’entità amministrativa che avrà il compito di gestire le procedure di un servizio comune. Per i nostri cittadini sarà importante che quei servizi siano più efficienti e, in un numero più ampio, più facilmente fruibili, che consentano di migliorare complessivamente la qualità della loro vita: questo dovrebbe essere il nostro unico obiettivo da perseguire con perseveranza e lungimiranza. Senza gelosie.” Non devono esistere, in conclusione, “guerre e prevaricazioni ma generosità e collaborazione. Insieme a Paola Senza Bavaglio Villa e Cosmo Mitrano, insieme alle Città di Formia e di Gaeta, per un Golfo più forte!” Parola di Gerardo.
Saverio Forte