SUD PONTINO – I sindaci di Formia e Gaeta continuano a litigare su tutto. Sul centro notturno di accoglienza per i clochard e per i senza tetto poi non si risparmiano. Per nessuna ragione al mondo. La loro fortuna è che nessuno dei giornalisti accreditati presso i due comuni più importanti del sud-pontino professi la religione ebraica e, dunque, non è costretto ad osservare lo Shabbat, la festa del sabato dedicata al riposo. Se fosse stato così, le conferenze stampa di Paola Villa e di Cosimino Mitrano non avrebbero registrato il tutto esaurito… in ogni ordine di posto come allo stadio Cibali secondo le mitiche radiocronache della domenica pomeriggio di Enrico Ameri in “Tutto il calcio minuto per minuto”.
La prima a menare le danze è stata nella tarda mattinata di sabato la professoressa Paola Villa che correttamente la sua conferenza stampa l’aveva convocata giovedì per fare il punto, affiancata dall’assessore ai servizi sociali Giovanni D’Angiò e dalla potente delegata alle povertà Matilde Aratari, sulla querelle – perché tale va definita – del mancato allestimento (dopo cinque anni consecutivi) del dormitorio riservato ai clochard e senza fissa dimora nel piazzale di Molo Vespucci. La sindaca di Formia ha spiegato le sue ragioni sulla mancata riproposizione ubicativa di questa forma di accoglienza non tanto per il luogo, definito infelice e socialmente non all’altezza, quanto per “le difficoltà burocratiche” sorte nel momento in cui il soggetto istituzionale che avrebbe dovuto finanziare questo servizio – il distretto socio-sanitario del sud-pontino – ha cambiato tetto, da quello del comune di Formia al comune di Gaeta. Scartato il preventivo presentato al comune e al distretto socio sanitario da parte del “Gus” – gruppo umana di solidarietà – che proponeva l’allestimento di questo centro con una soluzione economica tre volte maggiore rispetto a quello (degli anni scorsi) della delegazione del sud-pontino della Croce Rossa Italiana, il comune di Formia ha accettato la generosità e la disponibilità del parroco della chiesa del Villagio Don Bosco, don Mariano Salpinone, per ospitare alcuni senza tetto all’interno dei locali parrocchiali in via Appia Lato Napoli. Si tratta di un’esperienza – ha osservato la sindaca – che parte dal basso e coinvolge una fitta rete associativa del terzo settore in grado di dare continuità al progetto 365 giorni l’anno. Ma alla sindaca di Formia non sono piaciute alcune accuse, che ha definito false, circa la decisione della Giunta di stornare 40mila euro destinati alle fasce meno abbienti: “Non è assolutamente vero, quel capitolo è rimasto dov’era e serve per alcuni mirati ed urgenti interventi a favore dei minori”.
Alla conferenza stampa, trasmessa in diretta sul profilo facebook del comune di Formia, non hanno partecipato solo i cronisti ma ha avuto uno spettatore illustre davanti un computer, quello di casa sua: il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano. Ha atteso che terminasse l’incontro con gli stakanovisti giornalisti formiani per convocarli di sabato pomeriggio presso il Comune di Gaeta. Per fare cosa? Per dire “basta alle bugie di Paola” e perché “non voglio cadere nella sua trappola di essere considerato il suo privilegiato capro espiatorio per quanto avvenuto”. Mitrano, affiancato dall’assessore alle politiche sociali Lucia Maltempo, le sue accuse le ha sintetizzate nell’intervista video allegata: “La sindaca di Formia non deve spiegarlo al sottoscritto ma al comune di Gaeta, che democraticamente è stato designato l’ente capofila del distretto socio sanitario: dove sono finiti i rimanenti 5 milioni di euro che il comune di Formia, in qualità di ex capofila, doveva versare al Gaeta dopo il 21 settembre, ovvero quando è diventato comune capofila del distretto? Sono rimasto basito e perplesso quando sul nostro conto è stato accreditato il 28 dicembre scorso solo uno dei sei milioni che costituivano la tesoreria del distretto che, lo ripeto, è formato non solo dai comuni di Gaeta e Formia ma sette altre amministrazioni comunali del comprensorio. La sindaca di Formia, mi permetta, ha commesso un grave errore procedurale. Quei fondi sono stati accreditati successivamente all’approvazione del bilancio di previsione 2019 del comune di Gaeta e, per di più, nel mese di dicembre. Non so se Paola lo sa ma quei finanziamenti non posso essere investiti sino a quando non saranno interessati da una variazione di bilancio che, lo ripeto, non può essere deliberata nel corso del mese di dicembre di ogni anno”. Mitrano ha rinnovato la sua richiesta: il comune di Formia formalizzi al più presto possibile l’invio delle risorse mancanti (cinque milioni di euro) al distretto sociosanitario “perché sono risorse di ben nove comuni. E’ mio compito essere il motore propulsivo per gli invisibili, ed è compito mio sottoporre al distretto, dopo averne discusso con gli altri comuni, avviare una politica sociale a 360°”. Il sindaco di Gaeta su un punto, infine, è stato categorico: “Voglio ripeterlo alla nausea, lo scopo non è quello di fare cassa, ma presentare e approvare progetti per far fronte ad una dilagante domanda di aiuto”. Punto.
INTERVISTA Cosmo Mitrano
___
Di fronte a questa diatriba inter istituzionale sta per avanzare una richiesta di chiarimenti – che potrebbe essere sostenuta dal comune di Gaeta – anche il comune di Minturno. Il sindaco Gerardo Stefanelli ha annunciato l’invio lunedì di una lettera al distretto socio-sanitario e, per conoscenza, ai colleghi Mitrano e Villa per capire “come stanno realmente le cose”. Sul piano politico a gettare pericolosa benzina sul fuoco delle polemiche è stato anche l’ex candidato a sindaco del centro destra di Formia alle ultime elezioni amministrative, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo: “Le conferenze stampa di sabato sembrano aprire scenari assai allarmanti. È palese che qualcuno mente ; da un lato il Sindaco Villa dice in una video intervista ed in una conferenza stampa che ha consegnato al Comune di Gaeta, nuovo capofila, le somme all’attivo del distretto, dall’altra il Sindaco Mitrano afferma che mancano niente di meno che 5 milioni di euro, mai consegnati dal Comune di Formia al nuovo capofila del Distretto Socio Sanitario, composto dai nove Comuni che in quota parte vi partecipano. A questo punto – auspica Cardillo Cupo – si rende necessario acquisire ed analizzare tutta la documentazione per vedere chi mente e, qualora davvero dovessero mancare 5 milioni di Euro all’attivo del passaggio di consegne, bisognerebbe rispondere immediatamente alla domanda del sindaco Mitrano ‘Dove sono?’ Viceversa, qualora avesse ragione il sindaco Villa, bisognerebbe chiedere subito al sindaco Mitrano il perché delle sue gravi affermazioni. Superfluo evidenziare che ci attiveremo subito per reperire la documentazione per fare luce sulla vicenda, essendo precipuo ruolo della minoranza quello di vigilare, soprattutto su temi cosi rilevanti e su un bilancio che, giova evidenziare, il Comune di Formia ancora non ha approvato”.
Saverio Forte
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.