MINTURNO – Una dettagliata nota sarà inviata dalla Presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Minturno, Mimma Nuzzo, al Presidente dell’Anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone, per segnalare la mancanza di trasparenza del sito comunale e il conflitto di competenze negli incarichi di responsabilità.
Lo ha annunciato il capogruppo del Pd, Mimma Nuzzo, al termine della commissione trasparenza, da lei stessa presieduta e alla quale non hanno partecipato i rappresentanti della maggioranza. Infatti, alla seduta di martedì, 28 aprile, erano presenti soltanto i due capigruppo di opposizione Pino Russo e Raffaele Chianese, oltre che alcuni impiegati comunali preposti.
“Sono tre anni – spiega la professoressa Nuzzo – che portiamo ripetutamente e ostinatamente all’attenzione dell’amministrazione attraverso la Responsabile dell’anticorruzione questa problematica che riguarda il ritardo della pubblicazione degli atti amministrativi, il mancato rispetto della sequenza cronologica e la confusione nella pubblicazione degli atti stessi, alcuni dei quali non risultano all’Albo Pretorio, ma in sottosezioni del sito. La Segretaria Generale, dott.ssa Massimina De Filippis, ha spiegato che è in atto un contenzioso irrisolto con la Seral, la società che cura il sito, contenzioso che si protrae da più un anno, ma la vicenda appare sempre più complicata e intricata”.
L’attenzione si è poi spostata sul conflitto esistente tra il settore commercio e il comando della polizia locale, entrambi affidati al maggiore Giammatteo d’Acunto, comandante dei vigili urbani. La questione era già stata sollevata da Mimma Nuzzo con una interrogazione, nella quale segnalava il conflitto di incarichi, ma anche le sostituzioni dei responsabili di servizio per assenze brevi, come sottolineato anche dall’Anac. La stessa segretaria comunale ha ribadito che non si tratta di un obbligo, ma di un consiglio e che l’ANAC non è legge.
Nel corso della seduta si è affrontato anche il problema delle spese legali, che pesano come macigni sulle non proprio floride casse comunali. Al centro della discussione le spese legali che il Comune deve affrontare per pagare gli avvocati dei dipendenti. E’ stato citato l’ultimo caso dei due impiegati assolti, il cui costo, grazie ad una transazione, è stato di centomila euro complessivi. Da qui la richiesta di Mimma Nuzzo di disciplinare tale materia attraverso un regolamento interno apposito, ma anche la riproposizione di un ufficio legale comunale, che possa far risparmiare fior di quattrini al Comune.
“Del resto questa proposta rientrava nel programma elettorale del sindaco Graziano, al quale invierò – ha affermato la Presidente della Commissione Trasparenza – una richiesta specifica in merito in quanto le spese legali hanno raggiunto cifre troppo rilevanti”.
Spese ingenti che riguardano anche il pagamento dell’affitto di fotocopiatrici, che costerebbero circa undicimila euro l’anno. Ora, per il protocollo informatico, che è obbligatorio e di cui si parla da tempo, sarebbe necessaria un’altra fotocopiatrice, ma pare che non ci siano fondi disponibili.
“E’ una continua partita a ping pong tra i vari uffici. Di questo e dei fitti delle proprietà comunali, compreso quello della RSA che rimane un mistero, altro argomento all’ordine del giorno, si tornerà a parlare in una prossima riunione, dopo che saranno stati acquisiti i vari atti”, conclude la capogruppo del PD.