CASTELFORTE – Il coraggio e l’audacia non sembrano mancare ad un giovane imprenditore di Castelforte. Paolo Tucciarone ha 28 anni e tre anni fa è stato definito dai suoi amici e da alcuni dei suoi familiari un visionario, un folle, un pazzo quando ha lasciato il lavoro fisso che aveva alla Telecom per aprire, grazie anche ai sacrifici di papà Giuseppe (storico chef presso l’hotel “Il Fagiano” di Formia, dunque un discepolo del pioniere della tradizione eno-gastronomica del Golfo, Angelo Celletti), un pub. Chi vede dall’esterno per la prima volta questo locale, il “Western Saloon Rio Grande”, nella zona attigua del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Castelforte, pensa di essere catapultato improvvisamente in uno scenario naturale del New Mexico o di avere la fortuna di frequentare le ambientazioni scenografiche di Cinecittà su uno dei set della produzione cinematografica tutta “made in Italy” di Sergio Leone.
E, invece, se alza lo sguardo a sinistra sa di trovarsi a piedi di Castelforte o se lo fa verso a destra capisce che quel paese appollaiato al termine di una breve pianura è uno dei luoghi più belli dell’intero Golfo, Suio alto. Il Rio Grande potrebbe essere un fiume-scenografia di tante scorribande nella conquista del west e di una nuova America e invece, sempre a causa della “follia” imprenditoriale di questo ex dipendente Telecom, è il nome, semplice ed accattivante, ad un’iniziativa, ad una start up che ha centrato sinora due obiettivi: la nascita di un strumento capace di produrre ben sette posti di lavoro e di diventare tutti i giorni – tranne il martedì – un luogo dove fare aggregazione e socialità in una realtà, Castelforte, dove la qualità dello stare insieme – famiglie e bambini insieme passando per i teen ager – è diventato un’emergenza di assoluto livello sociale.
Paolo Tucciarone nell’intervista video illustra le iniziative messe in cantiere per festeggiare “al meglio” questo terzo compleanno che non riguardano soltanto la rivisitazione del menù (il “Western Saloon Rio Grande” si è fatto apprezzare per i monumentali panini… per la lotta al colesterolo c’è ancora tempo) e la riproposizione della sana ed antica tradizione gastronomica locale e del comprensorio ma – come detto – anche migliorare l’offerta dello stare insieme. E non è un problema oggigiorno di poco conto…
INTERVISTA Paolo Tucciarone