GAETA – Proseguono speditamente i lavori di riconversione e riqualificazione dell’area occupata dagli stabilimenti dell’ex-Pia a Gaeta. In questi giorni si è completata la fase più delicata di demolizione “puntuale” degli edifici che costeggiano Lungomare Caboto. Una prima fase che prevede lo smantellamento degli ex stabilimenti e dei manufatti accessori ad essi adiacenti con la demolizione della palazzina, del capannone stoccaggio dei prodotti ittici e parte della muratura emergente. A questa fase che rispetta ampiamente i tempi previsti dall’iter realizzativo, seguirà la demolizione e lo smontaggio della parte in ferro conformemente al programma per poi iniziare con le opere di scavo e di realizzazione delle fondazioni e dei nuovi edifici.
“Una svolta epocale soprattutto per il quartiere la Piaja – aggiunge Mitrano – che per tanti anni ha subito negativamente la vicinanza all’area portuale ed industriale, ormai dismessa e in fase di riconversione”. Un risultato importante per Gaeta che scaturisce dalla sinergia di più attori: i Sindacati e lavoratori dell’ex-Pia che ci hanno concesso fiducia per superare la delicata fase della loro vertenza occupazionale, il Consorzio industriale del Sud Pontino ed il suo Presidente Salvatore Forte che hanno sostenuto il progetto di riconversione, Roberto D’Ottavio della Panapesca, ed in particolar modo gli imprenditori Angelo Spinosa, Franco e Marco Forte della Spinfor S.r.l. che hanno creduto ed investito risorse in un progetto realizzato da Marco Pietrtosanto e dallo studio Emmepiquadroesse architetti associati.
“Una sinergia tra pubblico e privato – conclude Mitrano – dove la volontà di superare gli ostacoli e le criticità oggi ci consente di iniziare a vedere i suoi frutti. La demolizione degli ex uffici e capannoni della Panapesca rappresenta inoltre il simbolo e la voglia di riscatto di un territorio che può contare su un’imprenditoria locale sana e che vuole e può investire nei luoghi dove risiede”.