Politica

Formia / Direzione provinciale della Lega davanti a una pizza e assenze importanti

FORMIA – Non è mancata l’autoironia ai partecipanti, davvero tanti, che hanno partecipato venerdì sera alla direzione provinciale della Lega, in una nota pizzeria della zona, che per la prima volta si è svolta lontano dal capoluogo Latina. I convenuti, alcuni dei quali emozionati altri imbarazzati, hanno giustificato a loro stessi la presenza definendosi un manipolo di ex, di reclute, provenienti per lo più da Alleanza Nazionale, da Forza Italia o, più giurassicamente, dalla mitica Democrazia Cristiana. “Non abbiamo commesso nessun peccato, siamo pronti ad avviare un nuovo percorso politico nell’interesse della provincia e del Golfo”, hanno cercato di giustificarsi in tanto spalleggiati dai leghisti più longevi dell’ultima generazione, i consiglieri padroni di casa di Formia Antonio Di Rocco e Nicola Riccardelli, “al tavolo degli sposi” a fianco del segretario provinciale di Latina, lo stakanovista Matteo Adinolfi e, ai loro lati, l’ex sindaco Dc e Udc di Castelforte Giampiero Forte, e l’ex consigliere comunale di Formia Vincenzo Forte, nipote del compianto Senatore e sindaco della città Michele.

Molti dei 70 partecipanti a questa inedita direzione provinciale della Lega hanno dovuto ricorrere al fondo dei loro stati d’animo per motivare le ragioni di una scelta “nuova”. Ed erano per lo più consiglieri comunali e coordinatori ciitadini di molte realtà territoriali che dal segretario Adinolfi hanno avuto un mandato quasi biblico: crescete e moltiplicatevi. Come? Con un preciso processo politico che la sola Dc ha saputo realizzare in Italia nel dopoguerra: l’organizzazione. Per questo motivo Adinolfi ha deciso di mettere le tende, almeno in questa prima fase, sul territorio del Golfo “perché qui la politica la sanno ancora fare”. Non bisogna perdere tempo – le elezioni europee ed il rinnovo del consiglio provinciale incombono – e la Lega ha deciso, dopo solo una settimana, di formalizzare la nomina del nuovo coordinatore di Castelforte che fa seguito a quella di Vittorio Ciaramaglia di Gaeta (una conferenza stampa di presentazione è prevista nel prossimo fine settimana). Si tratta del commercialista Valerio Ionta (professione che esercita – ironia della sorte – l’ex sindaco Forte) che di fatto rimpiazza il duo Olivia Costanzo e Nicola Perrino, dimessisi perché contrari a questa forma di “democristianizzazione” della Lega 4.0.

Ma non ci sono altre alternative. Alla direzione di Formia della Lega ha partecipato in rappresentanza del vicino comune di Santi Cosma e Daminao Danilo Di Mambro che dell’ex sindaco Antonio Ianniello – storico collaboratore del Senatore Michele Forte sul territorio – è il genero. Poco cambia. Chi della vecchia guardia – è il monito arrivato dalla Lega – la pensa diversamente, sappia di trovare le porte sempre aperte. E così è stato.

A Minturno o a Itri, dove il consigliere comunale Giuseppe Cece – inviso per alcune dichiarazioni rilasciate sulla rete – è stato costretto a fare il classico passo di lato. A proposito di Minturno c’è un problema che il nuovo corso della Lega sa di dover affrontare. Riguarda il consigliere comunale Massimo Moni che per la terza volta in una settimana ha disertato altrettanti incontri con il segretario Adinolfi. Moni è un attivo dirigente della Federazione italiana di pallavolo e nei fine settimana ha sempre molto da fare ma a tirargli il freno a mano da tempo è il suo mentore, l’ex consigliere regionale di Forza Italia ed ex presidente del consiglio comunale di Minturno Romolo Del Balzo. I rapporti tra quest’ultimo ed il Senatore Claudio Fazzone sono considerati finalmente buoni dopo la mancata candidatura alle regionali del 4 marzo 2018 e “Romoletto” qualche invito a tornare a Fondi l’ha avuto. Del Balzo ha un altro forno aperto, quello dei Fratelli d’Italia, di cui è stato candidato alle regionali di un anno. Moni e Del Balzo alla direzione provinciale non erano fisicamente presenti e venerdì sera Adinolfi, arrivando da Napoli, è dovuto transitare per Scauri. Chi ha trovato? Naturalmente Romolo Del Balzo che in un’ora ha avanzato tante pretese. Ma la Lega non può fermarsi a questi tentennamenti. E se dovesse fallire (prima del solito) il matrimonio con il tandem Del Balzo-Moni, è prevista già l’opzione “B”, quella dell’ex sindaco Aristide Galasso. A ridateci… la Democrazia Cristiana!
Saverio Forte

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