FORMIA – Il massimo. L’amministrazione comunale ha avviato – come da previsione – la sua marcia di avvicinamento verso l’approvazione del bilancio di previsione 2019, il primo dell’era-Villa. Il documento contabile prima di essere varato definitivamente dal consiglio comunale dovrà superare le forche caudine della commissione bilancio dove le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, cercheranno di migliorare ed integrare la bozza all’esame in questi giorni della Giunta municipale. L’esecutivo intanto i suoi primi adempimenti li ha già formalizzati. Ha determinato le aliquote di alcuni tributi dopo aver istituzionalizzato per la prima volta l’imposta di soggiorno. Tutto come previsto tranne per l’Irpef, la cui addizionale è stata portata al massimo, lo 0,80%.
La Giunta municipale ha motivato questa scelta amministrativa come un atto quasi necessario per ottenere “il perseguimento degli equilibri di bilancio e di finanza pubblica, oltre che per garantire adeguati livelli di servizi alla collettività amministrata”. Il decreto legislativo 360/1998 offre ai comuni la facoltà di istituire e modificare questa addizionale e l’amministrazione formiana non si è lasciata sfuggire questa possibilità dopo che negli 2016 e 2017 era stata sospesa l ’efficacia delle leggi regionali nella parte in cui prevedevano aumenti dei tributi e delle addizionali attribuiti alle regioni e agli enti locali. La Giunta municipale con la delibera numero 25 del 24 gennaio ha deliberato un aumento del 0,20% dell’addizionale Irpef rispetto a quella fissata lo scorso anno dal commissario Prefettizio e di confermare, invece,l’esenzione per i redditi inferiori a 10 mila euro.
Se l’atto deliberativo numero 26 ha confermato l’aliquota della Tosap del 2018, ha fatto altrettanto la delibera numero 24 per quanto riguarda l’Imu (l’imposta municipale propria). Ecco le singole discipline tariffarie: aliquota 4,00 per mille per l’abitazione principale iscritta nelle categorie catastali A /l, A/8 e A/9 e relative pertinenze (una per categoria catastale C/2-C/6 e C/7); aliquota 10,50 per mille per tutti gli immobili del gruppo catastale “D” immobili produttivi, con esclusione della categoria D/10 ‘’immobili produttivi e strumentali agricoli” esenti dal 1 gennaio 2014; aliquota 10,50 per mille per tutti gli altri immobili comprese le aree edificabili, aliquota 5,70 per mille in favore delle abitazioni concesse in locazione a titolo di abitazione principale nel rispetto delle condizioni contrattuali stabilite dai Patti Territoriali vigenti Legge 431/98; (l’aliquota del 7,6 per mille relativa all’anno 2015 viene ridotta del 25%); nessuna aliquota per i Terreni agricoli (dal 2016 l’Imu sui terreni agricoli viene azzerata in quanto il Comune di Formia ricade in zona montana).
La Giunta ha deciso di confermare alcune detrazioni e riduzioni per l’applicazione dell’Imu per l’anno 2019 per le unità immobiliari appartenenti alla categoria catastale A/1-A/8-A/9 adibita ad abitazione principale del soggetto passivo mentre la riduzione della base imponibile è fissata al 50% per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie A l, A8, e A9 concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta di primo grado (genitori-figli e viceversa), che le utilizzano come abitazione principale a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagrafìcamente nonché dimori nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato. Il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante oltre all’immobile concesso in comodato possieda nello stesso comune un altro immobile adibito ad abitazione principale ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie A l, A8, e A9 così come la riduzione al 50% della base imponibile IMU si applica anche al coniuge del comodatario, in caso di morte di quest’ultimo in presenza di minori La stessa delibera di Giunta ha inoltre confermato per l’anno 2019 le aliquote della Tasi: il 2,00 per mille per l’abitazione principale iscritta nelle categorie catastali A /l, A/8 e A/9 e relative pertinenze, l’aliquota del 2,5 per mille è ridotta di un terzo per i cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’Aire titolari di pensione estera.
Intanto la commissione consiliare bilancio è tornata a riunirsi per affrontare il contenuto (e le richieste) del gruppo consiliare della Lega relativamente al completo mancato trasferimento al comune di Gaeta, quale nuovo ente capofila, della cassa del distretto socio sanitario. L’assessore al ramo, Fulvio Spertini, incalzato dal capogruppo del carroccio Antonio Di Russo, ha difeso la legittimità del suo operato e di quella della Giunta Villa, nel senso che il comune di Formia non ha completamente trasferito al comune di Gaeta i fondi appartenenti al distretto socio sanitario (dunque di provenienza quasi esclusivamente regionale) perché aveva il contestuale obbligo di non stravolgere gli equilibri di bilancio e di finanza pubblica dell’ente-comune di Formia. E Spertini, il cui attento operato era stato difeso inizialmente dal sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano durante l’aspra polemica con la sindaca Villa, ha confermato invece le accuse mosse al capo dell’amministrazione gaetana del capogruppo del Pd al comune di Formia Claudio Marciano, animato da una “fretta sospetta” per riequilibrare i conti del comune di Gaeta alla luce delle tante anticipazioni di casa affrontate in precedenza.
Saverio Forte