FONDI – Il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo ha emesso ieri, Lunedì 11 Febbraio, due Ordinanze (n°3 e n°4) concernenti rispettivamente la sicurezza urbana a tutela del decoro e della vivibilità urbana e il contrasto dei pericoli derivanti dai comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione su strada o su suolo pubblico.
Il primo provvedimento, che può definirsi “anti bivacco e accattonaggio”, è finalizzato alla prevenzione di quelle forme di degrado che rischiano di passare inosservate ma che favoriscono una generale percezione di insicurezza. Con esso si vietano lo stazionamento e l’assembramento molesto, il bivacco e qualsiasi forma di accattonaggio su tutto il territorio comunale e soprattutto nelle vicinanze e nei parcheggi degli esercizi commerciali, nelle pertinenze della Casa comunale e del parcheggio sottostante (dove già sussiste il divieto di stazionamento se non per il tempo strettamente necessario alla sosta), nelle pertinenze di parcheggi pubblici, scuole, biblioteca, impianti sportivi e luoghi di culto.
L’Ordinanza “anti prostituzione” – per quanto il fenomeno sia limitato solo ad alcuni luoghi – nasce dalla necessità di dare un ulteriore strumento alle Forze di Polizia che purtroppo, nonostante in alcuni casi sia stato anche emesso un provvedimento di allontanamento delle persone interessate, non riescono a rimuovere il problema definitivamente. I potenziali clienti e frequentatori di questi luoghi devono sapere che con tale disposizione potranno essere sanzionati anche semplicemente per essersi fermati a curiosare o a chiedere informazioni, e a tal fine sono state posizionate telecamere per la videosorveglianza delle aree circostanti.
«L’emissione dei due provvedimenti – afferma il Sindaco De Meo – è stata resa possibile dal mutato quadro normativo, che a riguardo conferisce maggiori poteri ai Sindaci. Al fine di evitare eventuali strumentalizzazioni desidero precisare che esse ci consentono di prevenire maggiormente i pericoli che possono minacciare l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. La tutela della sicurezza e una sempre più alta e diffusa qualità della vita della comunità derivano soprattutto da un generale processo culturale e di maturazione civica, che si concretizzi in consapevoli assunzioni di responsabilità individuali e sociali, cui possono contribuire significativamente progetti finalizzati alla diffusione della cultura della legalità, al rispetto dei presupposti della convivenza civile, alla prevenzione del bullismo, alla tutela dell’ambiente, all’apprendimento di valori quali giustizia e uguaglianza.
Le Ordinanze emesse nascono dal confronto avuto soprattutto negli ultimi mesi con le varie Forze di Polizia con le quali, al fine di ottimizzare le attività finalizzate al miglioramento della sicurezza urbana, si è constatata la necessità di provvedimenti che rendano più efficaci i loro interventi. Molte sono state le segnalazioni pervenute dai cittadini, ed è per questo che nelle more di modificare il Regolamento di Polizia Urbana – per il quale l’Amministrazione sta predisponendo una sua revisione e aggiornamento alla luce delle nuove e recenti norme in materia e per poter considerare le nuove fattispecie di comportamenti vietati, all’epoca dell’adozione non previste – si è proceduto ad emettere le due Ordinanze con una durata temporale. Esse sono state sottoposte preventivamente all’attenzione della Prefettura ottenendo il relativo parere favorevole.
Dalla fine della scorsa estate, dopo il progetto “Spiagge sicure”, abbiamo iniziato a condividere con la Prefettura l’idea di sottoscrivere un protocollo della sicurezza nella cui logica i seguenti provvedimenti si inseriscono. L’Amministrazione comunale sta programmando, per quanto di sua competenza, specifiche azioni per favorire soprattutto nelle scuole una diffusa cultura della legalità intesa anche quale rispetto delle più elementari regole della convivenza civile, la cui inosservanza spesso determina un generale senso di degrado e insicurezza. Basti pensare all’abbandono dei rifiuti o ai vari episodi di vandalismo ai danni delle strutture pubbliche o all’assembramento e stazionamento molesto nelle ore serali e notturne nei pressi di piazze e spazi pubblici.
Allo stesso tempo stiamo programmando il potenziamento degli impianti di videosorveglianza e impegnando sempre più il Comando di Polizia Locale nelle attività di presidio e controllo del territorio, anche a supporto e integrazione di servizi mirati con le altre Forze di Polizia. Mi auguro che l’adozione di tali provvedimenti possa sensibilizzare la nostra comunità ad un maggior rispetto delle regole almeno per quanto riguarda l’assembramento e lo stazionamento molesto, che a volte è anche frutto di eccessive intemperanze e di mancanza di rispetto della quiete pubblica e privata».