PONZA – Presto il ritorno dell’isolotto di Zannone sotto la giurisdizione del comune di Ponza e addio alla stagione dei vincoli che ha mortificato l’intera economia isolana. A deciderlo dovranno essere gli stessi cittadini attraverso un referendum popolare, il primo nella storia politico-amministrativa di Ponza, che deve essere indetto prima che il sindaco Franco Ferrauiolo sigli una nuova convenzione con il Parco Nazionale del Circeo. Galvanizzati dallo storico successo del Senatore Marco Marsilio alle regionali di domenica di Abruzzo, i Fratelli d’Italia di Ponza hanno di nuovo avanzato la richiesta di svolgere una consultazione referendaria per chiedere che l’isolotto di Zannone lasci il parco nazionale del Circeo per essere gestito direttamente dall’ente comune.
Il coordinatore isolano dei Fdi, Danilo D’Amico, accusa come qualcuno negli ultimi tempi si sia nascosto “come il gatto con il topo” perché l’ente-Parco ha due obiettivi ben precisi: l’ampliamento a mare dei suoi confini, comprendendo un’area di mare dal Circeo a Terracina, diventare il gestore delle Zps del Parco, dei Sic marini e delle Zsc delle isole di Ponza, Zannone e Palmarola “sostituendosi alla Regione Lazio”. “E’ chiaro che l’Amministrazione Comunale, nella persona dell’Assessore Gelsomina Califano, se non ha avuto un ruolo nell’approvazione di questo progetto è sicuramente accondiscendente – ha dichiarato D’Amico – Il tutto, come già accennato, in barba alla delibera unanime del Consiglio Comunale del 13 marzo 2017 che ha revocato la decisione del Consiglio Comunale del 1978 (era sindaco lo stesso Francesco Ferraiuolo) di includere l’isola di Zannone nel Parco del Circeo. Ancor più chiara, dunque, la volontà di questa Amministrazione di non procedere con l’iter d’uscita da Parco, ne tanto meno di denunciare il Parco per la distruzione del patrimonio comunale nell’isola di Zannone (la Villa, ridotta a uno stato fatiscente), come previsto dalla delibera consiliare unanime del 2017. Altrettanto chiara è la volontà politica di far imporre altri vincoli dannosi per la nostra pesca e per il nostro turismo, settori chiave della nostra economia”.
Il coordinatore dei Fratelli d’Italia di Ponza annuncia che depositerà nei prossimi giorni l’apposito regolamento – “è scandaloso che non ci sia” ribatte D’Amico – e caso in cui l’Amministrazione si rifiuti di farlo approvare, ci rivolgeremo al Prefetto di Latina per questa chiara violazione della legge. Una volta approvato è nostra intenzione avviare una Campagna Referendaria in modo da far esprimere una volta per tutte il popolo ponzese.” D’Amico si dichiara convinto che “prevarrà la volontà di riportare a casa l’Isola di Zannone” e pertanto l’Amministrazione Comunale di Ponza “non avrà più scuse per continuare questa scandalosa attività di compiacenza nei confronti di un Ente che in 40 anni si è dimostrato del tutto inadeguato nel gestire, promuovere e valorizzare il nostro bellissimo territorio.”
E infine il tradizionale attacco politico al sindaco di Ponza Ferraiuolo: “E’ avvertito –conclude il giovane segretario dei Fratelli d’Italia – sarà un avviso di sfratto per la sua Amministrazione universalmente riconosciuta per l’arroganza e l’incompetenza.”
Saverio Forte