FORMIA – Ormai è allarme a tutti gli effetti. Dopo il puledro sgozzato a poche settimane dalla sua nascita, ad essere vittima nella notte tra giovedì e venerdì di un branco di lupi affamati sul territorio del parco regionale dei Monti Aurunci è stato un vitello venuto a meno al mondo soltanto da alcune ore. L’episodio, che ha confermato come l’emergenza del randagismo abbia superato ogni limite di guardia, è avvenuto all’interno di un’azienda agro zootecnica nella frazione collinare di Castellonorato a Formia, la stessa in cui agli inizi del mese era stato aggredito mortalmente un puledro di poche settimane, la cui vicenda aveva intenerito la rete per le lacrime che la madre non era riuscito a trattenere.
L’obiettivo, alla luce di simili e gravi episodi avvenuti dal 2017, è quello di ottenere i dovuti risarcimenti da parte della Regione, in alternativa – dice Minchella – saremmo costretti a vendere tutto, anche quelle nuovi terreni e ricoveri con i quali tenere viva la tradizione della pastorizia sulle montagne del sud pontino. La sua attività è una delle più importanti della zona potendo contare su un centinaio di vitelli, 300 capre e 25 cavalli: “Lo confermo – dice Minchella – ho effettuato nuovi investimenti per continuare questo lavoro. Ho due figli, il primo lavora con me, il secondo studia presso l’istituto agrario e sono contenti di continuare questa attività che non ti chiede di capire che giorno è, se è Natale o Pasqua. Questo dei lupi è un problema serio che, nonostante tante promesse non mantenute, non possiamo risolvere da soli. Se qualcuno ci aiuta bene, in alternativa saremmo costretti a chiudere tutto”.
Saverio Forte