GAETA – Sono ingenti i danni provocati dal mare in burrasca che ha flagellato, a causa dell’ultima ondata di maltempo e soprattutto dal fortissimo vento, il litorale del sud pontino. A pagare dazio è stato soprattutto il tratto di costa di Gaeta dove il mare in tempesta ha letteralmente inondato via lungomare Caboto tagliando, di fatto, la città in due.
Il Comando della Polizia Locale ha dovuto, per ovvi motivi di sicurezza, interdire al traffico veicolare il lungomare che collega piazza Carlo V al quartiere medioevale della città. Il mare in tempesta ha inondato la sede stradale, diventata impraticabile perché invasa, oltre che dall’acqua, anche dai detriti rimossi dal cantiere tuttora aperto per la riqualificazione di questo tratto di water front della città.
A fare il resto, poi, è stato il forte vento di tramontana che ha provocato la caduta delle transenne di recinzione di questo cantiere, diventati autentici proiettili vacanti, e di diverse rami d’albero. Si è temuto il peggio sempre in via Lungomare Caboto dove il vento ha provocato la caduta di un cornicione pubblicitario all’altezza della chiesa di San Giacomo sfiorando un’auto in sosta.
Leggermente migliore – ma non più di tanto – a Formia, Scauri, Minturno e Itri dove il traffico ferroviario, a causa della caduta di rami d’albero, è stato parzialmente interrotto. Isolate da venerdì sera le isole di Ponza e Ventotene dopo la decisione di sospendere i collegamenti marittimi.
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