FORMIA – La recente, discussa e chilometrica relazione del neo segretario generale del comune di Formia Alessandro Izzi sul Sistema Integrato dei Controlli Interni aveva messo quello che il massimo dirigente del comune aveva definito “criticità” nel funzionamento dell’ente-Comune. Una su tutte ha riguardato un deficit di trasparenza che condiziona – aveva scritto nelle 172 pagine l’avvocato Izzi – l’azione e la gestione dell’apparato amministrativo del comune. Il presidente della commissione consiliare trasparenza, l’onorevole Gianfranco Conte ha pensato molto alla relazione del segretario generale quando ha atteso, inutilmente, che prendesse il via la commissione di controllo la cui presidenza per indicazione dello Statuto spetta ad un rappresentante dell’opposizione.
Nel giorno in cui iniziava la presentazione da parte delle diverse forze politiche degli emendamenti alla bozza del bilancio di previsione all’ordine del giorno del consiglio comunale di venerdì 1 marzo, la commissione trasparenza del comune di Formia non si è svolta per mancanza del numero legale. Questo “flop” il presidente Conte se lo attendeva, alla luce dei rapporti molti tesi da tempo instauratasi con la maggioranza civica del sindaco Paola Villa. E molti dei commissari di maggioranza hanno dato forfait nella seduta – ironia della sorte – Conte avrebbe voluto approvare un emendamento da presentare al consiglio comunale per chiudere di implementare le risorse, umane ed economiche, per garantire più trasparenza alla governance del comune di Formia. La maggioranza, rispetto al 2018, ha già deciso che il massimo che può garantire soltanto un 20% in più per tentare di rendere il comune ad una campana di vetro.
Nell’intervista video il presidente della commissione trasparenza ride e sorride molto per cercare di celare la sua amarezza al punto che, a differenza degli altri rappresentanti delle minoranze (quelli di maggioranza hanno deciso che non integreranno il bilancio di previsione approvato dalla Giunta municipale e “vistato” dalla commissione competente), non proporrà alcun emendamento perché – a suo dire – il primo documento contabile dell’era Villa è “nullo”. La sua inattendibilità l’ex parlamentare di Forza Italia l’ha riscontrato nell’elenco dei procedimenti giudiziari in cui è coinvolto il comune di Formia. Gliel’ha fornito il dirigente dell’avvocatura comunale Domenico Di Russo che – secondo il presidente Conte – ha fornito la prova regina a causa dei quali si creeranno i debiti fuori bilancio.
In base ai procedimenti in corso ed in rapporto a quelli instaurati ed affrontati negli anni scorsi il comune di Formia nel 2019 sarà soccombente per un importo di circa 300 mila euro. E quanto ha deciso di impegnare l’avvocatura comunale nel suo capitolo? “Un terzo, circa 100 mila euro – ha polemizzato Conte concludendo la sua intervista – motivo per il quale o l’avvocato Di Russo dovrà smentirsi positivamente e sbaragliare il campo in tutti i Tribunali in cui comparirà oppure dovrà chiedere nuove risorse nell’assestamento di bilancio. E questa lei me la chiama programmazione? Io ho un’altra considerazione di questo termine nobile”. Che al comune di Formia non sembra essere proprio di casa…
INTERVISTA Gianfranco Conte, presidente commissione trasparenza Comune di Formia
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