FORMIA – Se ne è andata a tre giorni dal suo 76° compleanno. Lo ha fatto troppo in fretta, non ha avuto il tempo di capire come fronteggiare quella “bestia” che da poco di due mesi le aveva cominciato a divorare i polmoni. Paola Fabiani ha rappresentato un’immagine bella, genuina e popolare della Formia capace di riscattarsi dai lutti e dalle distruzioni della seconda guerra mondiale. Ha incarnato, grazie al cognome nobile che portava, anche l’immagine turistica di una Formia che cresceva sul piano economico, sociale e culturale.
Il nome e la figura di Paola Fabiani sono legati indissolubilmente all’albergo di proprietà che ha gestito, a più riprese, con alcuni dei suoi familiari, l’Hotel Ariston. Figlia del Conte Giovanni, l’imprenditore dei fiammiferi fondatore dell’omonima società di pallacanestro, Paola Fabiani dopo il diploma nel 1962 all’istituto tecnico commerciale “Gaetano Filangieri” si è laureata in economia e commercio decidendo, chissà con quanta voglia, di diventare un’apprezzata docente di matematica presso una scuola media della città. Chi l’ha conosciuta l’ha vista arrivare sempre trafelata nella zona di Molo Vespucci dove lei e la sorella Franca sin dal 1965 hanno realizzato ed ampliato l’albergo forse non più importante ma sicuramente il più frequentato, per i più disparati motivi, di Formia.
Questa tradizione di famiglia si è consolidata nel 1968 con Giorgio Ottaviani – poi presidente dell’associazione “Pasquale Mattej” e della sezione cittadina dell’Archeoclub – ed il completamento, nel 1971, dell’albergo che un qualsiasi formiano e non – per un matrimonio, una festa di compleanno, una manifestazione politica, un happening elettorale, un evento culturale o un semplice concerto – ha frequentato. Questa gestione l’ha vista sempre protagonista con i figli della sorella Franca, i nipoti Francesco, Matteo ed Enrico Caldiero, il marito Giorgio e con il cugino Enzo Maiello, lo storico direttore dell’hotel Ariston che dell’immagine turistica e ricettiva di Formia è stato ed è, visti anche i suoi trascorsi alla testa dell’associazione albergatori, un’apprezzata bandiera in ogni dove in Italia. La saga dell’hotel Ariston, come della famiglia Celletti per la triste e recente conclusione dell’esperienza produttiva ed imprenditoriale del Castello Miramare, ha vissuto la sua prima crisi agli inizi del 2001: la fuoriuscita, non facile, dalla quota societaria dei nipoti Caldiero ha anticipato di tre anni la malinconica e amara chiusura dell’albergo di “giù al porto”, il biglietto da visita della città trasformato in mini appartamenti (rimasti vuoti) per la mancata realizzazione del porto turistico Marina di Cicerone” ed in tanti anonimi uffici. Quanti rimpianti per un luogo diventato, nel tempo, una gioiosa agorà di Formia.
La crisi del settore ha messo in fuga Paola Fabiani verso un’altra città, gemella di Formia, che tanto ha amato: Cassino. Con il marito Giorgio ha acquistato il Forum Palace Hotel, impresa ardua che ha dovuto fare i conti con la grave crisi economica e di questo settore in particolar modo. Molto impegnata in campo associativo e, in particolar modo, con la Fidapa del Golfo, l’ultima iniziativa pubblica che ha visto impegnata Paola Fabiani è datata 11 dicembre 2015. Quel pomeriggio l’Inner Wheel Club di Formia-Gaeta organizzò, presso la Sala Falcone e Borsellino del Comune di Formia, un partecipato seminario-convegno dal titolo “Amore Malato – se la violenza nasce in famiglia” dedicato alle problematiche del femminicidio, alla violenza sulle donne in genere e in ambito familiare, drammaticamente d’attualità. L’incontro fu moderato dalla professoressa Fabiani Ottaviani e tutti la ricordano ancora nel presentare, tra gli altri, l’allora sindaco di Formia Sandro Bartolomeo ed Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cassino in carica in quel momento, Giuseppe Di Mascio. Paola Fabiani litigava spesso con il marito e le figlie Barbara ed Emanuela per una ragione assai banale: i suoi affetti non volevano che ogni sera, che fosse estate o Natale, la madre si mettesse in auto per andare a dormire, anche da sola, nella sua abitazione di Gianola. Paola quel mare, davvero blù cristallino, l’ha visto per l’ultima volta venerdì pomeriggio dopo l’ennesima “via crucis” tra un ospedale ed un altro. “Io vado a casa – ha detto ai suoi familiari – nella mia casa. Vi attendo lì…”
Molto impegnata con la Fidapa del Golfo, l’ultima iniziativa pubblica che ha visto impegnata Paola Fabiani è datata 11 dicembre 2015. Quel pomeriggio l’Inner Wheel Club di Formia-Gaeta organizzò, presso la Sala Falcone e Borsellino del Comune di Formia, un partecipato seminario-convegno dal titolo “Amore Malato – se la violenza nasce in famiglia” dedicato alle problematiche del femminicidio, alla violenza sulle donne in genere e in ambito familiare, drammaticamente d’attualità. L’incontro fu moderato dalla professoressa Fabiani Ottaviani e tutti la ricordano ancora nel presentare, tra gli altri, l’allora sindaco di Formia Sandro Bartolomeo ed Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cassino in carica in quel momento, Giuseppe Di Mascio.
Saverio Forte