FORMIA – Potrebbe essere stato vittima di una battuta di pesca sportiva l’esemplare, lungo quasi due metri, di verdesca o squalo azzurro ritrovato privo di vita questa mattina sulla battigia dell’ex spiaggia de “La Salute” di Formia, nella zona sottostante la Caserma dei Carabinieri. E’ l’ipotesi che stanno seguendo gli agenti della Guardia Costiera e della Capitaneria di Porto di Gaeta dopo il ritrovamento di questo pesce appartenente alla famiglia “Carcharhinidae”.
Il gioco delle correnti ed il mare mosso hanno provocato, poi, lo spiaggiamento dello squalo azzurro, la cui carcassa, dopo l’intervento del personale dell’ufficio veterinario dell’Asl che ha accertato l’avvenuto decesso, è stata rimossa per lo smaltimento dai dipendenti della Formia Rifiuti zero. Si tratta di un animale che abita acque profonde temperate e tropicali in tutto il mondo, predilige temperature assai fredde e può migrare attraverso lunghe distanze. Anche se generalmente sono animali letargici, possono muoversi all’occorrenza assai velocemente.
Sono pesci ovovivipari e sono noti per mettere al mondo anche più di 100 avannotti per volta. Si nutrono principalmente di pesci e calamari, anche se possono catturare prede più grandi. Spesso si muovono in banchi divisi per dimensione e sesso. La vita massima è ignota, ma si stima che possano arrivare ad età intorno ai 20 anni.
Saverio Forte