MONTE SAN BIAGIO – E’ stato un infarto fulminante nella tarda serata di domenica a provocare il decesso di Pasquale Patriciello, l’agricoltore di 53 anni originario di Sperlonga ma residente a Monte San Biagio trovato privo di vita lunedì all’interno della sua utilitaria lasciata in sosta in una strada attigua al locale campo sportivo. Lo ha accertato la dottoressa Cristina Setacci, il medico legale che, incaricato dal sostituto Procuratore Marco Giancristoforo, ha effettuato l’autopsia sul cadavere dell’uomo presso l’obitorio del cimitero di Fondi.
Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Monte San Biagio e della Compagnia di Terracina, agli ordini rispettivamente del Maresciallo Michelangelo Nania e del Capitano Francesco Vivona, proseguono per accertare se Patriciello al momento del malore si trovasse in compagnia di qualcuno o se stesse aspettando una seconda persona a cui probabilmente aveva dato appuntamento. Le verifiche investigative stanno ricostruendo il traffico telefonico ma anche gli ultimi messaggi che la vittima ha inviato e ricevuto. Tutto ciò è successo presso la sua abitazione perché – e l’hanno appurato i Carabinieri – il bracciante il telefonino l’ha lasciato a casa prima che uscisse domenica pomeriggio a bordo della sua Fiat Punto per incontrare – come faceva abitualmente- un gruppo di suoi amici.
E’ stata una dimenticanza o stato un gesto voluto prima di recarsi nei pressi del campo sportivo di Monte San Biagio? I Carabinieri a tal riguardo continuano ad esaminare il contenuto delle telecamere di sor-veglianza di questa zona di Monte San Biagio, comprese quella della locale stazione ferroviaria. La ricostruzione che fa l’Arma è la seguente: qualcuno potrebbe aver trovato Patriciello senza vita o, addirittura, poter aver assistito all’infarto di cui è stato vittima senza però dare l’allarme. In questo caso si profilerebbe il reato di omissione di soccorso.
Saverio Forte