CASTELFORTE – Quante criticità nel bilancio pluriennale del Comune di Castelforte. Le perplessità delle diverse forze di opposizione vengono ora avvalorate dai revisori dei conti che, pur esprimendo parere favorevole, ha formalizzato un chiaro monito a cambiare registro lanciando due precisi “altolà” per evitare di sprofondare nel baratro del possibile dissesto finanziario: se per le entrate c’è necessità di porre in essere urgentemente atti deliberativi di determinazione delle aliquote, tariffe, canoni e atti di indirizzo per azioni di recupero di gettito, per le spese vanno adeguate le previsioni dei fattori produttivi consolidati e necessari per assicurare il funzionamento dei servizi gestiti (quali sono gli oneri per il personale derivanti da modifiche normative e contrattuali), ridurre le previsioni di spesa per fattori produttivi non strettamente necessari ed esternalizzare funzioni o servizi pubblici.
Queste che appaiono molto di più di remore di natura contabile o argomenti da utilizzare nello scontro politico sono prese in prestito dal coordinamento comunale di Forza Italia di Castelforte che ha elaborato una sorta di bilancio pluriennale “ombra”. Sul capitolo delle entrate viene avanzata quella che viene considerata “una palese difficoltà nel porre in essere azioni di recupero dell’evasione tributaria” in quanto il bilancio pluriennale evidenzia un’evasione tributaria aggiornata al 2018 pari a due milioni e mezzo di euro che per un comune come quello di Castelforte costituisce un “importo sporzionato” – osserva subito il coordinatore azzurro Alessio Fusco
Capitolo spese: Il collegio dei revisori dei conti ha consigliato “vivamente” una repentina riduzione delle spese non necessarie e soprattutto una esternalizzazione dei servizi “alla quale ci sentiamo di promuovere una politica attiva per dar vita a forme consorziali con i comuni limitrofi per la gestione di alcuni servizi per ottenere una conseguente riduzione della spesa.” Il bilancio di previsione 2019 prevede che l’addizionale Irpef venga confermata allo 0.8%, “nonostante lo stesso Sindaco Giancarlo Cardillo abbia voluto rimarcare come un aumento sia stato posto in essere dalle passate amministrazioni ma, di fatto, non ha ritenuto opportuno ridurre la tariffa. Di conseguenza l’attuale amministrazione – ha aggiunto Alessio Fusco – sta avvalorando ciò che è stato fatto in passato”.
Riguardo l’imposta unica municipale (IUC) le previsioni sull’Imu restano pressoché invariate rispetto al rendiconto 2018 mentre la Tari subisce un aumento (“o adeguamento per dirla con le parole del Sindaco”) pari a circa il 12% “che deriva – e l’ha sottolineato lo stesso sindaco del Pd – in parte dall’aumento della tariffa di accesso all’impianto della Csa, passata da 124.74 euro/tonnellate a 138.14 euro/tonnellate (come stabilito da determina regionale n°G17727 del 28/12/2018) ed in parte da una scelta dell’amministrazione che ha volontariamente aumentato questa tassa”.
Ma Forza Italia quali decisioni avrebbe assunto se avesse avuto l’onere-onore dell’azione amministrativa? “Di sicuro – risponde il coordinatore Fusco – non avremmo applicato un ulteriore aumento di una tassa che già la Regione ha fortemente rivisto. E’ un tributo che colpisce indistintamente tutti i cittadini anche quelli che già arrivano con difficoltà a fine mese. Piuttosto le entrate dovrebbero provenire in primis da un’azione di recupero dell’evasione tributaria oltre che da un’azione politica attiva nei confronti degli enti sovra comunali per ricevere contributi che possano riattivare l’economia del nostro paese che si sta lentamente spegnendo”.
Di questa economia in caduta libera e della difficoltà in cui vivono le nostre attività commerciali ne sono del resto consapevoli anche i nostri amministratori quando, speriamo inconsciamente, prevedono una Tosap (Tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche) in diminuzione e ciò può scaturire o dalla chiusura di alcune attività commerciali che storicamente si erano serviti di tali aeree oppure dall’adozione di un’attività di baratto amministrativo che difficilmente potrà essere attivato considerato che noi stessi l’avevamo proposto già da qualche anno.
Un altro dato che ci lascia davvero perplessi è quello relativo alle anticipazioni di cassa che restano stabili a ben 4.500.000 € che, pur rimanendo nei 5/12 stabiliti dal Tuel, sembrano davvero troppi visto che su tali anticipazioni l’amministrazione in primis ed i cittadini di conseguenza dovranno pagare degli interessi che potrebbero essere evitati con una netta diminuzione di tali anticipazioni. Inoltre, e questo è un dato che dimostra a pieno l’errato modus operandi di questa amministrazione, nel 2019 sono già stati impegnati 2.000.000 di € di anticipazioni.
Per quanto invece concerne i proventi da sanzioni amministrative in cui sono stati previsti € 2.000 che non sappiamo da quali dati provengano visto che negli anni addietro il dato è vicino allo 0, invitiamo l’ente a porre in essere azioni di controllo preventivo sul territorio con l’ausilio di un Targa System per monitorare i veicoli che transitano sul nostro territorio e verificare che abbiano i requisiti giusti per poter circolare e, se così non fosse, avere la possibilità di emette sanzioni differite.
Concludiamo nel porre una domanda all’attuale amministrazione in quanto su un punto non riusciamo veramente a capire come sia stata sviluppata la previsione. Il punto è la voce riguardante l’accantonamento per contenzioso ove nel 2019 ritroviamo una somma quasi raddoppiata rispetto al 2019 e che vista l’entità (€ 106.319,09) dubitiamo provenga da una pura previsione ma piuttosto da un contenzioso che l’ente è già consapevole di dover pagare, corretto Sindaco?
Come sappiamo tutti i bilanci di previsione possono essere approvati a patto che il dirigente contabile affermi che non vi siano debiti fuori bilancio, ma siamo proprio sicuri che sia così? A tal riguardo, anche se lo riteniamo superfluo, vogliamo ricordare ai consiglieri comunali che qualora vengano fuori debiti fuori bilancio non accertati e che essendo ingiudicati subiscano un aumento per interessi, tale aumento sarebbe all’attenzione della Corte dei Conti che potrà addebitare il pagamento degli interessi agli stessi consiglieri comunali che hanno approvato il bilancio mediante il proprio voto.
Saverio Forte