LATINA – “Avete ragione a lamentarvi ma sappiate che le progettualità spesso richiedono tempi assai lunghi per la realizzazione. E le cause sono legate esclusivamente alla cronica carenza di personale, che dobbiamo lamentare da anni, e alla scarsità di risorse”. Il direttore generale dell’Asl Giorgio Casati ha fornito questa rassicurazione, ammettendo la veridicità dei ritardi denunciati da tempo dalle parti sociali, ai responsabili territoriali del sud-pontino dei sindacati dei pensionati dello Spi Cgil (erano presenti la segretaria interprovinciale Beatrice Moretti, Augusto Moretti e l’attivo coordinatore comprensoriale del sud-pontino Giulio Morgia), della Cisl Fnp (Giuseppe Di Prospero e Mariana Sguazzo) e della Uil pensionati (Valerio Natale, Pezzoli Carlo e Enzo Di Perna).
La Casa della Salute a Gaeta è un obiettivo aziendale dell’Asl e Casati l’ha ribadito ai delegati zonali dei pensionati di Cgil, Cisl ed Uil. Ha specificato come il piano non sia stato mai archiviato, anzi è in fase di progettazione. L’attivazione, poi, della risonanza magnetica presso l’ospedale “Dono Svizzero” di Formia deve, invece, far fronte ad una serie criticità emerse in sede di collaudo e alle problematiche riguardanti i locali adibiti ad ospitare la struttura, un gap che ha provocato anche un contestuale slittamento all’inizio della fase formativa del personale impegnato. Per garantire la piena operatività della Risonanza Magnetica di Formia, l’Asl di Latina – ha aggiunto Casati – sta prevedendo anche di formalizzare le assunzioni dei medici radiologi e dei tecnici radiologi da assegnare sul territorio.
Rassicurazioni da parte della direzione generale dell’Asl sono arrivate anche per l’attivazione presso i Comuni di Terracina, Gaeta e Fondi delle previste Unità di cura primarie, il potenziamento dei servizi del medico di famiglia, il varo di alcuni percorsi diagnostici riguardanti alcune patologie tipiche della terza età, il diabete e la broncopatia cronica su tutte e, prima dell’estate, la concretizzazione, presso i Comuni di Ponza, Ventotene, Minturno e Cori, dei “Progetti di presa in carico e continuità assistenziale”. I sindacati pensionati di Cgil, Cisl ed Uil hanno chiesto inoltre garanzie certe per l’abbattimento dei tempi delle liste d’attesa e soprattutto hanno lamentato la mancata istituzione di un osservatorio che monitori quest’emergenza così come hanno rinnovato le proprie rimostranze circa l’avvenuta centralizzazione delle Commissioni Inps.
In quest’ottica il direttore Casati ha specificato come la decisione sia stata assunta a livello centrale da parte dell’ente previdenziale e, ammettendo l’esistenza dei disagi all’utenza, ha fornito la propria disponibilità a rendere disponibili i locali presso i distretti per consentire l’esercizio delle attività delle Commissioni invalidi, gestite dall’Inps, anche in ottica decentrata.
Saverio Forte