FORMIA – Se n’è andata in soli 20 giorni. La “brutta bestia” non le ha dato scampo e tempo di capire quanto le stava accadendo. Eppure un mese fa era la donna più felice del mondo, contenta del battesimo della sua prima nipotina. In quella stessa chiesa del Villaggio don Bosco a Formia lunedì pomeriggio tantissimi rappresentanti del foro di Latina e di Cassino si sono dati appuntamento, tutti insieme, per stringersi attorno ai familiari di Cristiana Toscano, l’avvocato di soli 66 anni di Formia che ha cessato di vivere domenica all’alba presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma. In molti hanno pianto nel commiato a Cristiana, tante toghe – soprattutto giovanissime – impegnate con la loro presenza quasi a sdebitarsi nei confronti di una collega che si era fatta stimare essenzialmente per tre caratteristiche: grande umanità, riconosciuta onesta intellettuale e soprattutto infinita generosità nei confronti di coloro, semplici cittadini o attività imprenditoriali che, per i più svarianti motivi, si erano rivolti nel suo storico ufficio legale in via Lavanga a Formia.
Cristiana non ha avuto l’onere della camera ardente nelle stanze che contano del palazzo o della proclamazione del lutto cittadino ma molti suoi colleghi hanno voluto costituire il “picchetto d’onore” durante al suo feretro in occasione delle esequie funebri officiate da un commosso parroco del villaggio Don Bosco, don Mariano Salpinone, insieme ai Vicari delle Foranie di Formia e Minturno, don Carlo Lembo e don Simone Di Vito, al cappellano dell’ospedale “Dono Svizzero” di Formia, don Luigi Ruggiero, e a don Vincenzo Macera. E proprio un’attenta religiosità dell’avvocato Toscano è stata rimarcata nel corso della sua omelia da don Mariano Salpinone: “Continuava a leggere e, soprattutto, a studiare la Bibbia che non è cosa di poco conto. Cristiana – ha aggiunto il parroco del Villaggio Don Bosco – aveva giustamente ancora molte cose da fare ed era giusto che fosse così. La malattia l’ha gestita solo come una persona intelligente ed illuminata dalla fede poteva fare: di continuare a vivere con dignità invitando noi – hanno detto nelle commoventi orazioni finali il genero ed il figlio Eduardo – a cercare di essere migliori non derogando mai al bagaglio di valori che ci aveva trasmesso.”
A dire “grazie” all’avvocato Toscano per l’esempio di cui è stata portatrice in vita è stata, immancabilmente con i loro canti, anche la folta comunità dei Neocautecumenali che hanno trasformato un rito funebre in una “gioiosa festa”. E poi la famiglia, la necessità di essere uniti, un altro punto saldo della Toscano avvocato-moglie- madre e, da pochi mesi, nonna. Una comunità d’intenti che la professionista esternava anche pubblicamente e senza alcun pudore. E’ di poco più di un anno fa il suo intervento presso la sala Ribaud in occasione di un convegno che il marito, l’ex imprenditore nautico Giovanni Di Russo, aveva organizzato per illustrare un progetto per ridisegnare il water front di Formia. E Cristiana era lì ad accogliere relatori ed invitati perché “la città ha bisogno dell’aiuto di tutti, nessuno escluso”. Questa grande umanità mancherà al foro di Formia e dell’intero Golfo ma sarà in terra la stella popolare per il marito Giovanni, la figlia Federica, il figlio Eduardo, la nuora, il genero e la nipotina per illuminare un presente costellato da tanto dolore e sconforto. Ciao Cristiana.
Saverio Forte