FORMIA – I processi, come gli esami, non finiscono mai nella maggioranza civica che sostiene il sindaco di Formia Paola Villa. Il voto per il rinnovo del consiglio provinciale di domenica ha lasciato una scia di polemiche dopo il “tradimento” politico di cui è stato vittima il candidato ufficiale della maggioranza formiana all’interno del listone delle “Civiche pontine”, Giovanni Costa. Se il disimpegno della componente Costiana della lista “Ripartiamo con voi” era stato correttamente anticipato e motivato (“bisogna andare in questa fase storica oltre la barriera del civismo per garantire soluzioni più efficaci ed immediate ai problemi della città e del comprensorio”), la sfida elettorale di Costa è stata pesantemente condizionata da ulteriori quattro “franchi tiratori” la cui caccia è iniziata lunedì notte appena l’ufficio elettorale della Provincia ha divulgato la composizione della nuova assemblea di via Costa.
La più adirata in questi giorni è sembrata essere la professoressa Villa che in maniera intelligente sta cercando di vestire i panni del pompiere per spegnere facili polemiche all’interno della sua squadra. Il sindaco di Formia ha convocato l’intera maggioranza martedì sera per effettuare un’analisi sul voto provinciale e in queste ore ha dovuto circoscrivere il malessere ed il disappunto del capogruppo (e uno dei fondatori) della lista “Formia città in comune” Daniele Nardella che è apparso il più provato ed amareggiato per quanto avvenuto domenica nell’urna della Provincia. L’interessato ha smentito di essersi autosospeso dall’incarico, circostanza che invece ha confermato il suo coordinatore politico Enrico D’Angelis che, tornato a Formia dopo un week end trascorso a Londra per ragioni rigorosamente familiari, ha prima scritto un post sul suo profilo facebook a causa del quale – secondo alcuni retroscena – ha avviato poi uno vivacissimo scambio epistolare con il sindaco Villa. D’Angelis aveva parlato di un atteggiamento politico e personale che – a suo dire – ha sfiorato la viltà: “Giovanni Costa, il nostro candidato, ha preso, da Formia, 8 voti su 12 disponibili. ‘Ripartiamo con voi’ ha espresso fin dall’inizio la propria propensione filo-gaetana per lo meno lo ha detto chiaro. Qualcun altro in questa maggioranza ciurla nel manico – ha scritto D’Angelis in un post sul suo profilo facebook – Ma come dice Togliatti: un compagno che non è d’accordo è un compagno che sbaglia (e per qualche assessore che se lo chiede quello potrei essere io), due compagni che non nono d’accordo sono una cricca antipartito, tre compagni che non sono d’accordo sono un problema politico. Vedete voi – ha terminato D’Angelis – se è il caso di continuare così”.
Il contenuto di questo post di D’Angelis ha dispiaciuto non poco la professoressa che sa per prima (giustamente) di non poter indossare le vesti del pm in questo processo. Ma D’Angelis oggi ha aggiunto altra benzina sul fuoco avanzando un altro termine entro il quale” se non ci dovessero essere fatti nuovi potrei assumere le decisioni del caso”. D’Angelis vuole aspettare un’altra settimana, invoca un chiarimento in questo lasso temporale “perché quanto avvenuto domenica è stato molto grave nel rispetto di una candidatura di una coalizione che è stata umiliata. C’è bisogno di un atto di chiarimento ma anche di una verifica amministrativa che dovranno avvenire – ha rinnovato la sua richiesta – in un momento di sintesi in cui siano presenti le delegazioni politiche delle quattro liste che hanno dato vita alla maggioranza, il gruppo consiliare, la Giunta e, naturalmente, il sindaco Villa. Avverrà questa verifica? Non lo so, io l’ho chiesta e mi sembra necessaria. A me mettere la polvere sotto il tappeto, a meno di un anno dal successo elettorale, non interessa. Ribadisco l’urgenza di questa verifica prima che non diventi troppo tardi anche perché i voti venuti meno a Giovanni dimostrino la pericolosa carenza di un’offerta politica da parte di tutti noi”.
Il capogruppo Daniele Nardella è legato da un filo rosso con il suo coordinatore D’Angelis, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione consapevole, però, da storico militante dell’ex An, che chi tradisce una volta tradisce sempre. D’Angelis al momento rimane al suo posto. Lo sarà ancora per qualche giorno dopodichè deciderà in base alle risposte che riceverà: “Vogliono la mia testa? – ha aggiunto concludendo – Qualcuno dovrebbe ringraziarmi perché sto invocando soltanto collegialità. Ma lo ripeto, in caso contrario mi attendono tante letture che ho trascurato di recente”. Ma perché i franchi tiratori hanno operato in questo delicato momento? Non si riconoscono nella conduzione politica di D’Angelis oppure sono interessati a lasciare la sigla di “Formia città in comune” per costituirsi in un gruppo indipendente all’interno della maggioranza? Oppure hanno utilizzato il pretesto per alzare – come avviene in queste circostanze- il prezzo e alzare un messaggio al sindaco per rivendicare una rappresentanza nella Giunta civica? Un autorevole esponente della maggioranza, che ha chiesto di rimanere nell’anonimato, ha liquidato la cosa con una battuta che la dice lunga sulla conflittualità regnante nella maggioranza della professoressa Villa: “Se dipendesse da me dovranno alimentarsi in futuro a pane e acqua”.
Le sconfitte elettorali, seppur marginali come il voto per il rinnovo del consiglio provinciale, si prestano sempre a retroscena e discorsi a posteriori ed uno riguarda lo stesso sindaco: perché non si è candidata alle provinciali a rappresentare l’intera maggioranza? Ha temuto imboscate interne o la sua sfida non ha avuto il via libera da qualche componente della sua coalizione?
Un sindaco che legittimamente ha motivo per gioire è Giancarlo Cardillo di Castelforte, uno tre primi cittadino – gli altri due Antonio Terra di Aprilia e Mauro Carturan di Cisterna – che siederà nel nuovo consiglio provinciale di Latina. Lo farà in rappresentanza del Partito Democratico che naturalmente ringrazia, soprattutto plaude all’azione comprensoriale del Pd del Golfo: “Ringrazio quei consiglieri che pur appartenendo a liste civiche hanno deciso di sostenermi, in particolare nel sud della Provincia . Nonostante sia un rappresentante territoriale per il sud Pontino in Consiglio Provinciale sarò interessato a tutte le problematiche dell’intera provincia. Pertanto, porteremo in sede provinciale alcune delicate tematiche che meritano di essere affrontate: mi riferisco alla questione Acqualatina, alla gestione dei rifiuti, alla questione delle scuole e alle politiche sociali tutti temi centrali e molto cari alle comunità del territorio e, quindi, alle forze politiche che mi hanno sostenuto. Come Sindaco, come Consigliere Provinciale e come rappresentante del PD in Provincia onorerò i miei impegni e mi adopererò affinché non venga meno la fiducia accordatami dai colleghi amministratori. C’è molto da lavorare ma l’impegno e la determinazione non mancheranno”.
Saverio Forte