Economia

Formia / Presentato il Rendiconto 2018: il Comune verso il pre-dissesto finanziario [VIDEO]

FORMIA – Il Comune di Formia tra meno di un anno sarà costretto a dichiarare lo stato di pre-dissesto finanziario. A meno di un necessario e fondamentale intervento del governo e dell’Anci, l’associazione nazionale comuni d’Italia. Se il rendiconto 2018, che sarà approvato entro il 30 aprile dal consiglio comunale (la bozza sarà licenziata tra giovedì e venerdì dalla Giunta mentre una discussione è iniziata mercoledì nella commissione al ramo), presenta un disavanzo di 447mila euro (di cui 360mila euro, somme dovute come atto di governo legate alla normativa del “saldo e stralcio” e 87mila dovuto alla gestione dei debiti fuori bilancio), quello del prossimo anno potrebbe salire a circa… otto milioni.

Se è vero che piove sempre sul bagnato, l’allarme, all’indomani del disastroso risultato delle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale e delle conseguenti divisioni all’interno della maggioranza, è stato lanciato dall’assessore al bilancio del comune Fulvio Spertini che, affiancato nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Paola Villa e dal presidente della commissione al ramo Christian Lombardi, si è detto molto preoccupato su quello che potrebbe essere il futuro stato di salute delle casse del comune di Formia. L’ha definito un rischio molto fondato legato all’applicazione della legge del “saldo e stralcio” che dal 2015 ad oggi ha consentito una metodologia semplificata. Dal 2020, invece, si dovrà per forza procedere con quella ordinata. Si tratta di una questione tecnica di natura che – secondo quanto ha annunciato Spertini nella conferenza stampa e poi ribadito nell’intervista video allegata – poteva essere affrontata giù nell’aprile 2016 con l’approvazione del rendiconto 2015, poi posticipata fino al termine fissato dalla legge al 2020. Ma ora potrebbe moltiplicare di venti volte l’attuale disavanzo del comune anticipando la dichiarazione di pre-dissesto finanziario. Insomma un quadro a fosche tinte in una città, Formia, in cui l’elusione e l’evasione fiscale hanno raggiunto livelli record. Due dati su tutti: dal 2014 ad oggi la Tari non riscossa è pari a dieci milioni di euro, quindi circa due milioni di euro all’anno, e il comune potrebbe incassare teoricamente 41 milioni di euro ma sa in partenza che 23 sono di dubbia esigibilità.

L’assessore Spertini ha parlato di un “cerino acceso” che la passata amministrazione comunale di centrosinistra di cui ha fatto parte ha passato da una mano all’altra “per cederlo a noi”. E, incalzato dai cronisti, ha allungato le mani per deresponsabilizzare il suo operato: “Ho fatto l’assessore al bilancio sino al 16 giugno 2015 – ha specificato – Un’inversione di tendenza poteva iniziare nell’aprile 2016 quando il consiglio comunale di Formia approvò il rendiconto dell’esercizio finanziario dell’anno precedente. Ma la situazione è rimasta com’era. Il coraggio, politico-amministrativo, è mancato e ora davanti ad un bivio ci siamo noi che dobbiamo trascinarci questa palla di ferro al piede. Speriamo bene”.

Ma era necessario convocare questa conferenza stampa per affrontare un argomento meramente tecnico? Secondo l’assessore Spertini sì, “bisogna “effettuare – ha detto insieme al sindaco Villa – una presa d’atto e soprattutto un’operazione di trasparenza.” E ora? Servono correttivi urgenti e Spertini ha annunciato l’adeguamento del regolamento di contabilità e quello, per fare, per la riscossione dei tributi. “Quello attuale – ha aggiunto polemicamente l’assessore al bilancio del comune di Formia – consente a chi è in ritardo per il pagamento della tassa sui rifiuti, la Tari, di poterlo cominciare a fare dopo cinque anni e soprattutto dilazionare il pagamento negli altri 48 mesi successivi, in pratica saldando il tutto dopo nove anni. L’ha definita letteralmente “una procedura arcaica… anche perché il comune di Formia non può continuare ad essere definito da un gruppo di cittadini infedeli – così si è espresso – una banca”.

L’evasione e l’elusione sono questioni scottanti per le quali il capogruppo della Lega Antonio Di Rocco in occasione della recente approvazione del bilancio di previsione aveva proposto uno specifico “Piano Marshall”. E l’orientamento della Giunta Villa, alla prese con alcuni problemi politici interni, non sa come affrontare la cosa. Spertini ha smentito “almeno per il momento” la necessità di esternalizzare il servizio, consapevole che l’abnegazione e la professionalità dell’apparato interno potrebbero non bastare. L’amministrazione comunale spera nell’intervento del Governo e dell’Anci per chiedere di posticipare nel tempo l’introduzione dell’applicazione della legge del “saldo e stralcio” ma la situazione economico-finanziaria comincia a farsi preoccupante. Il commissario Prefettizio Maurizio Valiante aveva a fine giugno 2018 consegnato le chiavi del comune di Formia al neo sindaco Paola Villa dicendo “urbi et orbi” che “i conti dell’ente sono in regola”. Ma così proprio non è. O almeno…
Saverio Forte

INTERVISTA Fulvio Spertini, assessore al bilancio comune di Formia

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