LATINA – Il Governo Conte si impegna ad evitare l’estensione della patente nautica alle piccole e piccolissime imbarcazioni da diporto. È questo l’importante risultato di un’azione sinergica che ha visto in questi giorni in prima linea il deputato Raffaele Trano ed i colleghi Scagliusi e De Lorenzis della commissione Trasporti. Nell’iter di formulazione dell’interrogazione si è tenuto conto dei pareri espressi da cantieri navali ed operatori turistici, settori storici nell’economia del mare della provincia di Latina.
“Siamo soddisfatti dell’impegno assunto dal Governo per favorire le attività nautiche delle piccole imbarcazioni da diporto e superare così le criticità emerse a seguito della modifica introdotta all’articolo 39 del Codice della nautica. È fondamentale infatti definire, una volta per tutte, quali tipologie di imbarcazione debbano prevedere il possesso della patente nautica. Un chiarimento che servirà a garantire il regolare svolgimento delle attività nautiche relative alle piccole e piccolissime imbarcazioni da diporto in vista dell’approssimarsi della stagione turistica. Per questo, come confermato oggi dal sottosegretario Dell’Orco in Commissione Trasporti, il Governo è impegnato a individuare una soluzione definitiva in tempi stretti”. Lo dichiarano in una nota il portavoce del MoVimento 5 Stelle Raffaele Trano, primo firmatario dell’interrogazione, Emanuele Scagliusi e Diego De Lorenzis, rispettivamente capogruppo del MoVimento 5 Stelle e Vicepresidente in Commissione Trasporti a Montecitorio.
L’articolo 29, comma 2, lettera a), del decreto legislativo 3 novembre 2017, n. 229, ha modificato il comma 1 dell’articolo 39 del codice della nautica da diporto, al fine di prevedere l’obbligo di patente nautica anche per la conduzione di unità a bordo delle quali è installato un motore di cilindrata superiore a 750 cc a iniezione a due tempi; prima di tale riforma la patente nautica era richiesta per la conduzione di unità con motori di cilindrata superiore 750 cc ma inferiore a 1000 cc, solo per i motori a carburazione a due tempi, mentre non era necessaria per i motori ad iniezione; il decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, convertito dalla legge n. 108 del 21 settembre 2018, con l’articolo 4, comma 3, ha disposto il differimento al 1° gennaio 2019 dell’obbligo di patente nautica per la conduzione di unità aventi motore di cilindrata superiore a 750 cc a iniezione a due tempi; pertanto, a decorrere da tale data, per condurre piccole e piccolissime imbarcazioni dotate di motori fuori bordo è stabilito l’obbligo di conseguire la patente nautica; nel corso dell’audizione svolta alla Camera dei deputati il 19 luglio 2019 presso le commissioni riunite IX e XIV il rappresentante di Ucina – Confindustria nautica, nell’ambito dell’esame dell’atto del Governo n. 31, in materia di requisiti tecnici per le unità navali adibite alla navigazione interna, ha segnalato che il nuovo obbligo ricade su una platea di circa 6.000/8.000 privati; il provvedimento interessa anche alcune centinaia di aziende che hanno acquistato motori della tipologia sopra indicata al fine di utilizzarli per il noleggio di piccole unità a soggetti non dotati di patente nautica; a luglio 2018, il decreto-legge n. 91 aveva disposto la proroga del termine di decorrenza di tale obbligo, anche in relazione all’esigenza di non compromettere lo svolgimento delle attività collegate alle piccole e piccolissime imbarcazioni nella stagione estiva. Ora c’è l’impegno del Governo a dare un indirizzo definitivo in tempi brevi, al fine di favorire il rilancio dei settori coinvolti