FORMIA – Per il sindaco di Formia Paola Villa è stato un vero e proprio sabotaggio quello portato a termine nel pomeriggio di giovedì ai danni del piano -2 del parcheggio multipiano “Aldo Moro”. Nelle ultime ore di apertura della struttura, ora ceduta nella disponibilità della curatale fallimentare della Formia Servizi spa per essere messa all’asta quanto prima davanti il Tribunale di Latina, ignoti hanno aperto i bocchettoni del sistema antincendio allagando, di fatto, il secondo piano interrato dell’infrastruttura che avrebbe mestamente stava lì per lì per chiudere i battenti. Il sindaco Villa ha sottolineato come quello giovedì si sia consumato “il secondo grave danno in pochi mesi arrecato al Multipiano. Il primo avvenuto il 12 dicembre 2018 a pochi giorni dall’asta fallimentare dell’immobile, il secondo – appunto – il 4 aprile a poche ore dall’avviso di chiusura dell’intera struttura così come richiesto dalla Curatela Fallimentare”.
Scattato l’allarme, non avrebbe funzionato come avrebbe dovuto la macchina orga-nizzativa del comune al punto che sarebbe toccato al capo dell’amministrazione co-munale utilizzare il telefonino per contattare i vari dirigenti e responsabili di funzione, alcuni assessori di riferimento, il personale della Sis (la società di Perugia che gestiva sino a giovedì la sosta al piano -1 e -2 del multipiano). E di telefonate la professoressa Villa ne ha fatte davvero tante quando il compito avrebbe dovuto riguardare qualcun altro. Ci sarebbe stato un vuoto comunicativo sino alle 20.30 circa di giovedì quando ad in formare il sindaco Villa sulla gravità del fatto sarebbe stato un consigliere di maggioranza che le avrebbe inviato un video su whattsapp in cui era evidente la copiosa perdita d’acqua nel multipiano, chiuso – sembrerebbe – senza che il problema fosse stato risolto. E la sindaca ci ha messo davvero il cuore e l’anima per risolvere, da sola, il problema chiamando davvero tutti…finanche l’usciere del comune. E le risposte di taluni sono state imbarazzanti: chi era a letto con l’influenza, chi era in ferie e chi non sapeva cosa dire… Gli stessi Vigili del Fuoco non sarebbero stati in grado, almeno inziialmente, di affrontare risolvere di chiudere questa cascata del Niagara in salsa formiana.
A togliere le castagne del fuoco – udite udite – ci ha pensato la tanto vituperata Acqualatina che, vestendo con i successo i panni dell’antiterrorismo, sco-perchiava un banalissimo tombino e la cascata artificiale cessava. Ma intanto mezza-notte era dietro l’angolo. Ma perché la sindaca non è stata informata da chi avrebbe dovuto e potuto? L’emergenza perché è stata rimandata quando i tecnici dell’ente ge-store l’hanno affrontata e risolta in un baleno? Sono quesiti che meritano la dovuta attenzione ed approfondimento all’interno del palazzo. Magari con un’ispezione che potrebbe promuovere lo stesso segretario generale Alessandro Izzi? Di certo, il parcheggio multipiano nel suo ultimo giorno di gestione comunale avrebbe meritato un diverso trattamento – i danni dovrà pagarli il Comune – piuttosto che finire come un baccalà norvegese nella pentola dell’incuria e dell’indifferenza burocratica ed istituzionale. Ma Formia è questa…
Saverio Forte