SUD PONTINO – Una “sorpresona” è spuntata dall’uovo di Pasqua 2019 per migliorare la fruibilità e la funzionalità di diverse ed importanti scuole del Basso Lazio, due delle quali sono due storici plessi di Formia. Che il Comune sia ufficialmente rientrato tra i beneficiari del fondo per l’adeguamento sismico e la messa in sicurezza dell’edilizia scolastica lo ha annunciato uno dei portali italiani considerati la “Bibbia” on line del pianeta scuola nel nostro paese, tecnicadellascuola.it. Ha pubblicato il contenuto del decreto numero 87 del 1 febbraio scorso con cui i Ministeri dell’istruzione e dell’economia hanno stabilito, grazie ad un mutuo concesso con la “Bei”, la banca europea, i quasi 900 interventi stanziati che, suddivisi per Regione, sono finalizzati a realizzare interventi di messa a norma antisismica di edifici scolastici statali di ogni ordine e grado, inclusi nei piani regionali triennali di edilizia scolastica.
Il decreto 87 innanzitutto indica gli enti beneficiari (per lo più comuni), le scuole ospitate nell’edificio oggetto d’intervento e l’importo del contributo assegnato. Specifica inoltre come gli enti locali destinatari dei finanziamenti siano autorizzati all’avvio delle procedure di gara e alla stipula dei contratti di appalto. Si tratta di procedure che dovranno giungere alla proposta di aggiudicazione entro il termine di 180 giorni, in caso di progettazione esecutiva, e di 365 giorni, in caso di studio di fattibilità e di progettazione definitiva, decorrenti dalla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, prevista nei prossimi giorni. Tra i 51 interventi del territorio laziale ammessi a finanziamento a farla da padrone è stato esclusivamente il sud-pontino e, in particolare, (per la loro entità economica) il comune di Formia con due maxi-finanziamento.
Riguardano la messa in sicurezza dell’istituto comprensivo “Vitruvio Pollione” e la ricostruzione della sua palestra che, inagibile e quindi non utilizzabile per le attività scolastiche da circa trent’anni. Il Miur ed il Mef hanno assegnato un importante finanziamento di 7 milioni e 550 mila euro mentre 2mila e 550mila euro prevedono la messa in sicurezza del vicino plesso elementare “Edmondo De Amicis”. Per l’apertura di entrambi i cantieri il comune di Formia non dovrà formalizzare alcun finanziamento integrativo motivo per cui l’onere economico sarà a totale carico dello Stato.
Non sono rimasti all’asciutto gli altri centri del Golfo. I plessi di Gaeta “Virgilio”, “Conca” e “Carducci” si rifaranno il look rispettivamente grazie 4 milioni e 930 mila euro, 2milioni e 161mila euro ed un milione e 880mila euro; interessante l’entità del finanziamento concesso al comune di Fondi per la messa in sicurezza della scuola elementare “Alfredo Aspri” (3milioni e 714mila euro, il comune dovrà integrarlo con un contributo proprio di 514mila euro) e “Maria Pia di Savoia”( 2milioni e 664 mila euro più 552mila euro di provenienza comunale) mentre è stato concesso un finanziamento di un milione e 350mila euro per la scuola elementare “Fiorini” di Terracina.
Il decreto 87 del Miur e del Mef ha premiato altre realtà scolastiche del Golfo. Campeggiano la scuola elementare “San Cataldo” e “San Martino” di Castelforte (960mila euro ed un milione e 46mila euro l’entità dei contributi definiti) e quelle, materna ed elementare, in località “Pilone” a Santi Cosma e Damiano. Il bontà del decreto numero 87 è stata riconosciuta dalla dirigente dell’istituto comprensivo “Vitruvio Pollione” di Formia, Annunziata Marciano, secondo la quale “la sicurezza degli ambienti scolastici è uno dei parametri, se non il primo parametro, che rende migliore una città. Un ringraziamento va esteso davvero a quanti dell’amministrazione comunale, anche nel recente passato, si sono impegnati per il raggiungimento di questo storico risultato”. L’arrivo di questo maxi finanziamento del governo nazionale non ha tuttavia ridimensionato la polemica, ibernata complice le (archiviate) festività Pasquali, relativa alla decisione proposta dalla commissione scuola di anticipare al 24 maggio, anziché al 31, la chiusura del servizio della refezione scolastica per “motivi tecnici legati al concomitante svolgimento delle operazioni di voto in occasione delle elezioni europee del 26 maggio”.
Il gruppo consiliare della Lega nella conferenza dei capigruppo in agenda il 24 aprile per la fissazione del consiglio comunale del 30 aprile avanzerà una contro-proposta: “Fermo restando che la maggioranza ha peccato di una palese scorrettezza istituzionale nei nostri riguardi dal momento che non siamo presenti nella commissione scuola – ha osservato il capogruppo Antonio Di Rocco – la mensa scolastica deve continuare ad essere espletata sino al 31 maggio in quei plessi, davvero tanti, che non ospitano sezioni elettorali e tantomeno praticano l’orario prolungato. Il comune deve dimostrare correttezza e rispetto nei confronti di quelle famiglie che non sapranno, per ovvie ragioni lavorative, dove far pranzare i rispettivi figli e, soprattutto, pagano regolarmente e correttamente la retta per la mensa…”
Saverio Forte