MINTURNO – Continua l’allarme dei lupi sul territorio del sud-pontino. L’ultima mattanza è stata consumata in contrada “Solacciano”, all’esterno dell’area protetta del Parco Regionale dei Monti Aurunci, a Minturno. Tre pecore e altrettante pecore la notte del Primo Maggio sono state sgozzate all’interno di un’azienda agro-zootecnica da cui sono scomparsi altri due agnellini.
Tutti presentavano le stesse ferite alla gola, probabilmente sgozzati con un morso. Se un lupo, probabilmente proveniente dal territorio montano degli Aurunci, è stato investito mortalmente proprio nei giorni scorsi mentre attraversa la superstrada Formia-Cassino nel territorio di Spigno Saturnia, altri due casi di animali uccisi da lupi affamati si sono registrati in località “Caprile”, sulla collina di S.Maria La Noce a Formia dove nell’arco di una settimana sono stati sbranati, all’interno do due distinte aziende agricole, di Michele e Giuseppe Minchella, un vitello ed una puledra.
A denunciare ora il grave episodio di “Sollacciano” è stata l’Apac, l’alleanza dei pastori aurunci e ciociari, che ha invitato l’ente Parco dei Monti Aurunci e gli stessi Comuni ad affrontare il problema del randagismo e a tenere il fenomeno sotto controllo.”Le capre e le pecore uccise a “Sollacciano” sono stati i lupi, a causa di una loro ibridazione con i cani . Ovvero cani randagi che, accoppiandosi con lupi femmina, danno vita a meticci che possono rappresentare un pericolo sia per l’uomo, perché tendono ad avvicinarsi maggiormente ai centri abitati, sia per gli animali. Anche perché da prassi, il lupo attacca per sfamarsi, difficile che lasci pecore morte nel recinto”.
Saverio Forte
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.