MINTURNO – La sua richiesta di risarcimento danni fu corredata – come avviene in queste circostanze – dal referto dei medici del pronto soccorso dell’ospedale “Dono Svizzero” e da un verbale del distaccamento di Formia della Polizia Ferroviaria. Un funzionario di Minturno di 51 anni, dipendente dell’Agenzia delle Entrate di Latina, fu vittima nel 2016 di un incidente dopo essere salito presso la stazione ferroviaria di Minturno-Scauri su un treno regionale diretto a Roma e, dunque, al capoluogo pontino.
L’uomo quando stava per sistemarsi fu protagonista di una rovinosa caduta scivolando su dell’acqua rimasta lungo il corridoio di un vagone. Nonostante il dolore lancinante, il 51enne si fermò presso la stazione ferroviaria di Formia per denunciare l’episodio e per essere accompagnato in ospedale. La diagnosi fu quella temuta: lussazione della clavicola della spalla destra. L’uomo decise di chiedere i danni a Trenitalia per le conseguenze riportate nella caduta ma contenzioso approdò direttamente alla Procura della Repubblica. Fu Trenitalia a citare penalmente il funzionario minturnese dell’Agenzia delle Entrate che finì indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato.
Secondo Trenitalia il 51enne non avrebbe potuto beneficiare del risarcimento danni solo perchè l’uomo viaggiava a bordo di quel treno sprovvisto del regolare biglietto. Il giudice monocratico del Tribunale di Cassino, Olga Manuel, accogliendo l’istanza del legale difensore, l’avvocato Luigi D’Anna, ha assolto con formula piena il 51enne sostenendo come Trenitalia non sia una società pubblica e, di conseguenza, non è raffigurabile il reato di truffa. La Procura aveva chiesto per l’uomo un anno di reclusione.
Saverio Forte