FORMIA – Continua a piovere sul bagnato nella maggioranza civica che, a fatica, appoggia da un anno il neo sindaco di Formia Paola Villa. Se non bastavano le polemiche (alimentate dalla rete) sulla prolungata sosta selvaggia dell’auto (in uso o di proprietà va ancora chiarito) di una consigliera in uno stallo riservato nel piazzale antistante la stazione ferroviaria alle donne in stato interessante che la notizia, politicamente più interessante, riguarda il futuro di una delle quattro gambe che ha dato vita alle amministrative di appena un anno alla coalizione vincitrice delle elezioni amministrative. Mancava solo l’ufficialità, arrivata da un duro ma preciso comunicato stampa: la lista “Formia Vinci” non esiste praticamente più.
A mettere nero su bianco e a motivare le ragioni sul loro definitivo disimpegno (nei confronti di questa formazione civica e, di conseguenza, della maggioranza consiliare al comune di Formia) sono stati il primo dei non eletti, Stefano Di Russo (capace di inanellare 100 preferenze personali in una formazione che definire sperimentale è molto riduttivo) e l’ormai ex segretario Alfredo Masiello. Nel loro mirino è finito – e non poteva essere diversamente – l’unico consigliere comunale eletto da “Formia Vinci”, Antonio Capraro, da mesi vicino alle posizioni (anche elettorali) di Forza Italia. Di Russo – che dopo il voto amministrativo sarebbe dovuto essere investito di una delega esterna in considerazione del suo importante riscontro elettorale – e Masiello prendono letteralmente le distanze dall’infermiere presidente della commissione sport perché “dopo l’ultima riunione ufficiale di ‘Formia Vinci’ avvenuta nel lontano ottobre 2018, non abbiamo più ricevuto convocazioni assembleari, ne’, di conseguenza, la possibilità di discutere e votare democraticamente i temi da trattare”.
Insomma “Formia Vinci” ha esaurito il suo compito e la sua ragione di esistere con le elezioni amministrative del 10 giugno di un anno fa e gli ex candidati Di Russo e Masiello lo tengono a sottolineare senza peli sulla lingua: “Da quel momento le decisioni politiche assunte per via formale o informale, dal consigliere di lista Antonio Capraro nelle sedi istituzionali, sugli organi di informazione, sui social network o altro sono da attribuirsi esclusivamente a lui o a pochi altri. Questa politica pare essere frutto di una tendenza autoreferenziale, di cui ignoriamo lo scopo, e che non ci appartiene, perché il nostro unico scopo era e resterà sempre quello di dare un contributo attivo, concreto e disinteressato alla città.” “Formia Vinci” aveva garantito un “sorprendente contributo” di voti, 611, per la vittoria del Sindaco Paola Villa e dell’ attuale maggioranza ma i problemi interni non mancarono. Li rivelano ora, a distanza di un anno, gli ex candidati Di Russo e Masiello: “Contro ogni buon senso e anche contro il parere di autorevoli rappresentanti delle altre liste di coalizione “Formia Vinci” non ha ricevuto alcun incarico in giunta”.
Che il fuoco covasse sotto la cenere la conferma, puntuale, è arrivata dalla defezione datata 13 settembre 2018 di altri due ex candidati, Alessandro Bove e Tommaso Bosco, nominati nel frattempo responsabili di altrettanti dipartimenti all’interno del coordinamento comunale della Lega che – ironia della sorte – è il principale gruppo di opposizione alla Giunta e al sindaco di Formia. “Bove e Bosco – denunciano ancora Stefano Di Russo e Alfredo Masiello – hanno maturato la consapevolezza che la loro azione politica era stata deliberatamente circoscritta da qualcuno alla sola fase elettorale ed, estromessi dalla governance della città, non potevano materialmente rispondere alle numerose problematiche che vive Formia. In conclusione, pur conservando con convinzione il senso del dovere e delle istituzioni, non riconosciamo più nella lista Formia Vinci – è il principale atto d’accusa contenuto nel comunicato di definivo commiato – quegli stessi valori e principi fondanti, quali partecipazione, collegialità, trasparenza, senso civico e rispetto per i quali ci eravamo schierati apertamente.
E, senza rinnegare ciò che è stato fatto in quanto risultato di una scelta ponderata in un preciso momento storico per la città, auguriamo al mondo politico locale di trovare i profili, le risorse e le soluzioni necessarie a risollevare Formia. Soprattutto, auguriamo di trovare il coraggio ed il coraggio, in particolare, di affidare anche ad un team giovane e senza macchia, con tutti i suoi limiti ma anche con tutte le sue potenzialità, la responsabilità di co-amministrare la ‘cosa pubblica’”.
Saverio Forte