FORMIA – Dopo aver sostenuto la sua storica vittoria alle elezioni amministrative di un anno fa, i commercianti voltano le spalle al sindaco di Formia Paola Villa. E il pomo della discordia è costituito dalla decisione, contestatissima, dell’amministrazione comunale di posizionare le tradizionali giostre in occasione della festività patronale di S.Erasmo, in programma domenica, nell’unica ed ultima rimasta area parcheggio rimasta nel centro urbano, il piazzale di Molo Vespucci. Una levata di scudi si è alzata mercoledì da un’infuocata assemblea che, organizzata presso la sede cittadina della Confcommercio Lazio Sud, ha visto partecipare tantissimi operatori commerciali del centro urbano e i rappresentanti di altre realtà associative, il Centro Commerciale Naturale, il Consorzio Le Due Torri, del Borgo di Mola e delle neonate Associazioni del rione di Castellone e Dimore del Sole. Dopo la chiusura forzata del parcheggio multipiano “Aldo Moro” del comune di Formia è stata criticata anche la decisione di riservare il parcheggio dell’area mercatale di via Olivastro Spaventola a parcheggio che, a servizio del centro urbano, sarà collegato con il servizio di bus navetta.
I commercianti ma anche le centinaia di pendolari, di Formia e degli altri centri del Golfo che utilizzano ogni giorno la stazione ferroviaria hanno lamentato un’inesistente concertazione e, se avessero potuto, avrebbero optato per la soluzione che viene considerata la “più logica”: lasciare l’area a parcheggio al Molo Vespucci de localizzando, invece, le giostre nell’area mercatale di via Spaventola e collegandola con il bus navetta. Ma così non sarà….Durissime sono apparse le dichiarazioni che il presidente dell’Ascom territoriale di Formia (sinora tifoso della concertazione con la nuova amministrazione comunale) Giovanni Orlandi ha messo nero su bianco: “A seguito della chiusura del Multipiano delle Poste e alla totale impossibilità di parcheggiare presso il Molo Vespucci e tenuto conto che anche il parcheggio di Largo Paone viene destinato a bancarelle e camion ristoro, riteniamo che per gli operatori in sede fissa non saranno giorni di festa! – ha osservato – Le imprese del centro di Formia ,ancora una volta, si vedono costrette a sottolineare poca attenzione ,in un momento di diffusa difficoltà economica, auspicando che tale disagio non venga creato anche per la Festa di S. Giovanni”. L’ottimismo al presidente Orlandi non manca (a quanto pare) ma in un’altra lettera inviata al sindaco Paola Villa manifesta una palese insoddisfazione dell’operato del comune nei confronti della principale voce del Pil cittadino; il commercio. L’introduzione dell’imposta di soggiorno – avvenuta con l’approvazione del bilancio di previsione 2019 – aveva fatto insorgere a marzo non solo gli operatori alberghieri e della ricettività ma, per certi versi, gli stessi commercianti che quasi quasi si dichiarano pentiti del rapporto di collaborazione instaurato con “tutti gli assessorati dell’amministrazione formiana. Le criticità denunciate sono rimaste tali e le “proposte per risolverle” non sono mai state accolte.
Il presidente dell’Ascom di Formia arriva a dichiarare nella lettera al sindaco Villa come “siamo ancora in attesa di riscontri concreti( e non solo in alcuni rari casi un puro diniego) e, soprattutto, di un ascolto partecipativo nei confronti delle nostre istanze. Si tratta di istanze “che vertono su tematiche importanti” ed il presidente Orlandi le menziona come se facessero parte di una simbolica lista della spesa. Eccole: Formia Rifiuti zero, modalità di gestione e controllo, istituzione isole ecologiche in aree specifiche, monitoraggio delle tariffe; decoro urbano: illuminazione, cura del verde, disinfestazione e fognature; miglioramento dell’organizzazione dell’area della movida con iniziative a cura delle stesse imprese incidenti su Largo Paone e sulle strade limitrofe; miglioramento dell’organizzazione delle aree mercatali sia per i mercati settimanali che per quelli giornalieri; programmazione eventi estivi: criticità comunicative e degli eventi food; progettualità per lo sviluppo delle attività extra alberghiere e imprese innovative e giovanili; viabilità e sosta. La conclusione cui giunge il presidente Orlandi non ammette interpretazioni: “Formia è una città in una profonda crisi economica che potrebbe diventare sociale. Non è certamente imputabile in via esclusiva a questa amministrazione – aggiunge il massimo dirigente dei commercianti cittadini – ma sicuramente non è stata affrontata in questi mesi”.
Da qui la richiesta la necessità, alla vigilia della stagione turistica ed estiva “con troppe questioni aperte”, è indispensabile – auspica concludendo il presidente dell’Ascom cittadina Orlandi – un confronto diretto e franco con Lei e con gli assessori che lei riterrà di coinvolgere”. L’Ascom si fa portavoce non solo degli imprenditori commerciali ma anche degli operatori dei pubblici esercizi e dei professionisti e manda un segnale chiaro alla professoressa: “Ci convochi quando vuole, ce lo dica almeno quattro giorni prima. L’orario? Alle ore 14 sarebbe meglio”. Passo e chiudo…
Saverio Forte