FORMIA – “A tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria, senza pregiudizi né preconcetti, facciamo appello perché uniti insieme propugnano nella loro interezza gli ideali di giustizia e libertà”. Questo monito Sturziano, a 100 anni esatti dalla pubblicazione del Manifesto che ha dato vita alla nascita del Partito Popolare, è echeggiato più volte nel corso di un’affollata conferenza stampa che i gruppi consiliare della Lega e di “Formia con te” hanno tenuto presso la sede comunale del carroccio per commentare le dimissioni dell’assessore al bilancio della Giunta-Villa, Fulvio Spertini, sicuramente “non l’ultimo arrivato”, e per denunciare la “grave situazione di paralisi in cui è piombata la città da un anno, da quando è al governo il sindaco Paola Villa” – ha subito esordito il capogruppo leghista Antonio Di Rocco.
In questa conferenza stampa i cronisti si contavano sulle dita di un mano rispetto alle presenze di dirigenti e simpatizzanti che un anno fa hanno partecipato alla campagna elettorale delle due liste. Il successo elettorale alle europee del 26 giugno poi è stato un tonico per la Lega che con i suoi 4724 voti di lista ha confermato quanto si sapeva da settimane e mesi, di essere la prima forza politica a Formia. Ma la conferenza stampa ha offerto altri spunti, il primo dei quali ha riguardato la partecipazione non solo del capogruppo di Formia con te”, il cinque volte parlamentare di Forza Italia, Gianfranco Conte, ma di molti dei suoi più stretti collaboratori che hanno partecipato, più o meno direttamente, al voto amministrativo di un anno. Sarebbe stata, questa, un presenza “invocata”, sollecitata dalla stessa Lega per capire se l’Onorevole sia o meno il solo a condividere il percorso amministrativo avviato da mesi in consiglio con Antonio Di Rocco e Nicola Riccardelli. E i consensi per la nascita di questo coordinamento consiliare sono sembrati soddisfacenti alla luce di talune presenze. Spiccavano quelle di Amato La Mura – che lo scorso anno è stato per 48 ore soltanto candidato a sindaco del centro destra ed in occasione di questa conferenza stampa ha effettuato il suo secondo ritorno nella sede del suo ex partito, l’Udc, dopo il velenoso divorzio di un anno fa – Assunta Vellozzi e, soprattutto, tre ex consiglieri comunali di Forza Italia, Raffaele Bartolomeo, Luigi Scafetta e Salvatore Orsini.
Mancavano all’appello, in effetti, i più attesi, il primo dei non eletti della lista “Formia con te”, Maurizio Tallerini, e l’ex consigliere comunale di centrosinistra Mauro Delle Donne. Ma il martedì (di mattina poi) resta sempre un giorno feriale e lavorativo per tanti comuni mortali. Il più corretto ed onesto intellettualmente è stato proprio il dottor La Mura e l’ha ribadito nel suo breve intervento: “Voi tutti sapete che, dopo aver sostenuto Gianfranco al primo turno, ho votato la professoressa Paola Villa. Pentito? Molto di più. La sua amministrazione comunale ha fallito sinora su tutto e la cosa che più mi dispiace è che è venuta meno su un elemento, una promessa, per la quale aveva convinto la stragrande maggioranza dell’elettorato, la trasparenza”. La Lega, partito più organizzato, ora come un tempo quand’era a Formia Udc, ha permesso a diversi responsabili dei suoi dipartimenti interni, da Giancarlo Asilo a Sonia Purificato, di criticare aspramente l’operato dell’amministrazione comunale, le cui divisioni interne sono culminate nei giorni scorsi con le misteriose dimissioni dell’assessore al bilancio Fulvio Spertini. Il capogruppo Antonio Di Rocco ha fatto ricorso all’ironia e ad un senso di provocazione per annunciare di formalizzare l’accesso agli atti del comune per capire quali sono le motivazioni che sarebbero alla base delle dimissioni dell’assessore al bilancio. “Dalla stampa leggiamo che Spertini ha tolto il disturbo -. ha detto Di Rocco, poi confermato nell’intervista allegata – perchè in disaccordo con la riorganizzazione degli uffici e dei servizi dell’ente. Perchè il sindaco a distanza di giorni non rende note le motivazioni addotte dal suo delegato al bilancio? A questo punto le responsabilità sono di tutti, sia del primo cittadino che delle forze politiche della sua maggioranza che, finita sott’assedio a meno di un anno dal voto amministrativo , è contesta da quelle forze sociali ed economiche (su tutti i commercianti) che l’avevano sostenuta…”
Questa desertificazione, accresciuta ulteriormente nel corso dell’ultimo anno, è stata al centro dell’intervento dell’Onorevole Conte, poi protagonista – probabilmente il tutto è stato coordinato a tavolino – dell’appello sturziano. Il presidente della commissione trasparenza ha chiesto di dar vita ad un coordinamento politico, più allargato rispetto all’attuale , in cui vi dovrebbero far parte tutte le forze politiche “responsabili” presenti, dentro e fuori, il consiglio comunale. L’obiettivo è quello creare un’alternativa, politico e amministrativa, a Paola Villa. Sullo sfondo ci sarebbe il varo di una mozione di sfiducia contro l’attuale primo cittadino? Nessuno lo dice o lo conferma ma il destinatario di questa importante sortita politica è sen’altro Maurizio Costa, l’imprenditore della sanità privata che, sostenitore in grande stile dell’elezione della professoressa Villa, potrebbe, grazie al suo consistente gruppo consiliare di riferimento, dar vita ad un’operazione black-out. “Ora vediamo…” ha detto sorridendo a trentadue denti Gianfranco Conte che, invece, è diventato cupo in volto quando, tra il pubblico, ha chiesto di intervenire l’ex consigliere comunale di Forza Italia l’avvocato Salvatore Orsini.
“Il centrodestra quando è unito vince sempre – ha detto – L’ultima elezione del senatore Michele Forte nel 2008 è stata la conferma. Io consiglierei di invitare a questo coordinamento anche il gruppo consiliare di Forza Italia, i loro voti potrebbero essere determinanti per un eventuale ricorso anticipato alle urne”. Conte, se avesse potuto, avrebbe fatto un sol boccone l’avvocato Orsini: “Forza Italia? Significa che- ha commentato il suo ex deputato del sud-pontino – non ci sarò più dopo un minuto. Questa Forza Italia non mi piace, sembra legata a logiche personali e di rendita di potere. Altro che Formia. Di certo – ha concluso – io non ho bisogno di fare il sindaco dopo cinque mandati parlamentari. Sia chiaro”. L’ecumenico Salvatore Orsini ha motivato, separatamente, la sua proposta: “Ma siamo convinti che la componente del dottor Maurizio Costa spenga luce, dopo un anno, nella casa della professoressa Villa? E se qualcuno – riferendosi a Forza Italia – dopo un minuto porti le candele e garantisca un pò di luce? Ecco perchè il ruolo di Forza Italia va chiarito all’interno di questo coordinamento non permettendole – come è successo nella precedente consiliatura – di garantire al centrosinistra di Sandro Bartolomeo di sopravvivere a se stesso. I problemi attuali di Formia nascono all’indomani del 2013 quando il centrodestra, sconfitto alle urne, non ha riflettuto abbastanza sulle ragioni della sconfitta. Non ha avuto tempo e coraggio di farlo per cinque anni e la sconfitta dello scorso anno è stata l’inevitabile conseguenza”
INTERVISTA Gianfranco Conte, capogruppo “Formia con te”, Antonio Di Rocco e Nicola Riccardelli, consiglieri comunali Lega
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