FORMIA – Le numerose consulenze attribuite con l’istituto dell’affidamento diretto negli ultimi mesi dall’amministratore unico della Formia Rifiuti zero, Raphael Rossi, sono diventate motivo di scontro politico dopo essere state doverosamente e correttamente anticipate da questo giornale. L’operato del manager, che gestisce da cinque anni la municipalizzata del ciclo dei rifiuti, è finito sotto la lente d’ingrandimento del gruppo consiliare della Lega che, naturalmente, sposta di qualche centimetro il bersaglio trovandolo nell’unico socio unico della Frz, il Comune di Formia.
“Dopo la lunga attesa (ancora vana) per le motivazioni politiche delle dimissioni del povero assessore Spertini, e le lacrime di coccodrillo dell’Assessore Mazza sulla perdita del finanziamento sul ripascimento della spiaggia di Vindicio a Formia (su facebook testualmente scrive “non ho mai detto che la Lega ha detto il falso”) – si legge in una nota del gruppo consiliare del carroccio – scopriamo di allegre consulenze date dalla Formia Rifiuti Zero nel più assordante silenzio dell’amministrazione tutta!”. Anche la Lega, come il nostro portale, tiene a precisare come i costi di questi affidamenti diretti e senza gara, deliberati per circa 60mila euro nel corso delle ultime settimane dall’amministratore Rossi, “perché la legge lo consente” , “determinano un aumento del costo del servizio e quindi un aumento delle bollette che i cittadini saranno costretti a pagare già da fine giugno. Avevamo purtroppo visto giusto quando con un’interrogazione di ben 3 mesi fa, tra l’altro ancora colpevolmente inevasa, avevamo chiesto lumi su cosa si intendesse per costi generali, ben 600mila euro – recita ancora la nota della Lega di Formia – che comportavano l’aumento tariffario della Tari.”
Capitolo consulenze. Il gruppo consiliare del carroccio sostiene come le consulenze deliberate dalla Frz “sono per noi eccessive e ce ne sono alcune che gridano vendetta. Prendiamo atto che per la Formia Rifiuti zero, e quindi per l’intera amministrazione che ha confermato Rossi, non ci sono formiani che possono ambire a svolgere consulenze anche di comunicazione alla faccia dello sviluppo locale! Scopriamo infatti che il dottor Rossi con determina numero 96 del 30.05.2019 affida senza gara (la legge lo prevede) e senza chiamare alcuna ditta o professionista locale ben 10.000 euro al dottor Stefano Di Polito che sarà sicuramente un grande professionista ma guarda il caso è anche un amico di vecchia data di Raphael Rossi, torinese come lui .I due, insieme ad Alberto Robiati, scrissero un libro che ebbe tanto successo, s’intitolava “C’è chi dice no”.
Quindi possiamo affermare senza essere smentiti che mentre le bollette della Tari dei formiani sono aumentate a causa anche di allegre consulenze date ad amici e senza dare la possibilità ai professionisti del settore di poter almeno partecipare, la maggioranza tutta (sindaco, giunta, presidente del consiglio e consiglieri comunali) in religioso silenzio e in perfetta sintonia con l’amministratore unico della Frz sperpera – cosi si esprime la Lega – denaro pubblico che alla fine pagherà il cittadino. Se queste sono le piccolissime cose e il famoso cambiamento che doveva esserci in città … “C’è chi dice no”
Saverio Forte