FORMIA – La società appaltatrice del servizio di refezione scolastica al comune di Formia, la multinazionale italo-tedesca “Dussman service srl”, a settembre potrà riprendere regolarmente la propria attività presso il centro cottura di via Olivastro Spaventola. E’ quanto si evince da una lettera che l’ex dirigente facente funzioni del settore scuola del comune e responsabile dell’avvocatura interna del comune, Domenico Di Russo, ha inviato all’impresa appaltatrice e, per conoscenza, al sindaco di Formia Paola Villa, all’assessore alla scuola e al segretario generale e responsabile dell’anti corruzione dell’ente, l’avvocato Alessandro Izzi. Di Russo ha, di fatto, concluso, archiviandolo positivamente, il procedimento amministrativo avviato un mese fa, il 29 maggio, che avrebbe potuto culminare anche con un’eventuale e clamorosa risoluzione contrattuale. E invece, il comune di Formia ha preso atto delle giustificazioni, definendole “valide”, presentate dalla “Dussman service srl” in ordine all’ormai noto episodio del 1 ottobre quando i Carabinieri della Stazione di Formia con i verbali numero 81/19 e 81/10, redatti il 4 ottobre, contestarono alla società appaltatrice violazioni in materia igienico-sanitarie nei locali – come detto – adibiti alla preparazione dei pasti nel centro cottura di via Spaventola.
Il Comune naturalmente ha chiesto precise controdeduzioni alla “Dussman service srl” che la sua versione sui fatti l’ha fornita in un incontro tenutosi anche l’11 giugno scorso – quasi nove mesi dopo il blitz dei Carabinieri – e cioè che la “presenza di alcuni insetti morti lungo i muri della cucina nei locali del centro cottura è stata rilevata alle sette del mattino del 1 ottobre 2018, il primo giorno di apertura di centro di cottura dopo le vacanze estive”. Il provvedimento di archiviazione del procedimento amministrativo prima che l’avvocato Di Russo lo notificasse ai vertici amministrativi del comune (e non solo) era stato…. anticipato sulla sua pagina facebook del direttore della struttura Antonello Marchesini. Ma il comune non si è risentito. Tutt’altro.
L’avvocato Di Russo nella conclusione, positiva, della sua istruttoria ha aggiunto dell’altro: “Il problema (segnalato dai Carabinieri) è stato prontamente risolto tant’è che il servizio è iniziato regolarmente senza contestazioni, nè sono stati rilevati ulteriori episodi del medesimo genere”. Una versione non completamente veritiera perchè in questa controversia, a vestire i panni di Davide contro la multinazionale “Dussman service srl” (Golia), è finita un’aiuto cuoca di 55 anni di Formia che per aver ribadito ai Carabinieri quanto segnalato da una terza persona ha subito l’allontanamento da quel posto di lavoro (è stata trasferita ad Anzio), un provvedimento ora oggetto di un durissimo contenzioso giuridico-legale di cui si sta occupando il giudice del lavoro del Tribunale di Cassino, Antonio Tizzano. Naturalmente la “Dussman service srl”, dopo l’arrivo dei Carabinieri la mattina del 1 ottobre, si è correttamente difesa e agli atti del procedimento amministrativo concluso dall’ex responsabile del settore scuola del comune di Formia (Domenico Di Russo ha lasciato nel frattempo l’incarico dirigenziale alla dottoressa Tiziana Livornese), figurano due verbali dei Carabinieri, questa volta dei Nas, del 25 agosto 2018 e del 6 marzo scorso che”non hanno individuato carenze igienico-sanitarie”. E, dunque, tanto rumore per nulla.
Lo rimarca lo stesso zelante avvocato Di Russo: “Per gli effetti della documentazione e dalle informazioni acquisite è stato possibile ricavare che si sia trattato di un episodio fortuito del tutto isolato, visto che si pè verificato il primo giorno di apertura del centro cottura dopo la chiusura estiva e che sia stato possibile e non evitabile – aggiunge Di Russo – che gli insetti, durante il protratto periodo di inattività, si possano essere introdotti nei locali. Infatti la circostanza che gli insetti sono stati rinvenuti nelle vicinanze delle esche appositamente posizionate nelle cucine, induce a ritenere che – conclude l’avvocato Di Russo – che proprio le misure predisposte dall’azienda per scongiurare simili inconvenienti durante il periodo di inattività siano risultate idonee”.
Nella conclusione, positiva, del procedimento amministrativo ad altri aspetti, non secondari, dell’inverosimile vicenda. Gli stessi Carabinieri della Stazione di Formia, a fronte dei due verbali emessi il 4 ottobre scorso, hanno contravvenzionato la “Dussman service srl” di 1000 e 2000 euro. E poi un mese fa, il 29 maggio, lo stesso dirigente del settore scuola Domenico Di Russo, con una pec ufficiale, inviata per conoscenza anche al sindaco di Formia e al segretario generale e responsabile dell’anti corruzione Alessandro Izzi, aveva irrogato alla società appaltatrice del servizio, un’altra ammenda di 1000 euro a conclusione di un procedimento amministrativo che ha avuto la sua genesi sempre con quanto avvenuto il 1 ottobre 2018… il motivo? La “Dussman service srl” ha violato un’altra prescrizione contenuta nel severo capitolato di gara che si era impegnata a rispettare aggiudicandosi l’appalto nel 2015. Nello specifico l’aiuto cuoca di Formia non poteva essere trasferita per punizione altrove… Per l’avvocato Di Russo la “Dussman service” ha violato il titolo 1 dell’articolo 17, il titolo 3 dell’articolo 20 del capitolato speciale d’appalto e l’articolo 4 del contratto. In pratica la società appaltatrice non ha rispettato le prescrizioni del capitolato secondo le quali l’organico in servizio presso il centro cottura di via Spaventola a Formia sarebbe dovuto rimanere sempre lo stesso, almeno sul piano numerico. E questo non sarebbe avvenuto in quanto l’aiuto cuoca trasferita ad Anzio, con un ordine di servizio del 9 novembre scorso, non sarebbe mai stata sostituita. Insomma il centro cottura di Formia per l’intero anno scolastico agli sgoccioli avrebbe operato con una dipendente in meno. Ma questo non è stato determinante. O almeno…
Saverio Forte