FORMIA – I conti, letteralmente parlando, si fanno alla fine così come i bilanci. Considerata la manifestazione “regina” della cosiddetta e presunta “Estate formiana 2019”, la prima edizione del Festival della Commedia Italiana “La commedia italiana più bella del mondo” non sta tradendo le sue aspettative anche in rapporto al suo contenuto e alla sua denominazione: una commedia per l’appunto. In sede di presentazione lo stakanovista assessore al turismo del comune, Kristian Franzini (che coltiva l’hobby dell’attore quando ha qualche scampolo di tempo), aveva annunciato che il festival (costerà alle casse del comune diverse decine di migliaia di euro con risvolti economici e d’immagine prossimi allo zero…) ha “la particolarità di unire le vecchie tradizioni del cinema italiano con le attuali tendenze”. Enunciazioni ottimistiche e trionfalistiche che sicuramente non hanno trovato la sufficiente condivisione dei commercianti, invitati, a più riprese, dallo stesso assessore Franzini ad effettuare uno “sforzo”, di posticipare l’orario di chiusura delle proprie attività.
Quanto si è verificato martedì sera nel tratto di via Vitruvio tra l’incrocio di via Santa Teresa – dunque all’altezza del luogo, piazzale Aldo Moro, in cui si svolge la manifestazione sino a domenica 7 luglio – e quello con Ponte Tallini ha fatto arrabbiare non poco i vertici della locale Ascom territoriale, da settimane in rotta di collisione con l’amministrazione comunale, nello specifico, con l’attivo assessore al turismo Franzini. A fare da cassa di risonanza al malessere che serpeggia nella categoria, come un autentico fuoco acceso sotto la cenere, è stata la chat di whattsapp cui aderiscono tanti operatori iscritti all’Ascom. E il primo ad incendiare questa polemica, sicuramente in buona fede, è stato il presidente Giovanni Orlandi che, mentre era in corso la visione del secondo film della rassegna cinematografica, non si capacitava, alle 21.16, di come via Vitruvio fosse un surreale e triste cimitero.
“Vi risulta che sia stato comunicato a qualcuno che facevano isola pedonale?” Qualche commerciante, ancora filo-amministrazione, ha provato a giustificare questo provvedimento ignaro a tantissimi e alla stampa che, forse, avrebbe dovuto e potuto pubblicizzarlo: “Ci sono i film da proiettare – ha scritto un operatore – e le macchine forse fanno rumore”. Trascorre qualche minuto ed un altro operatore riprende, con l’occasione, una vecchia e sterile polemica dell’assessore Franzini che aveva definito “poco collaborativi” i commercianti del centro cittadino a non prolungare, come detto, l’attività di apertura delle proprie attività: “Stiamo, nonostante tutto, aprendo la domenica e con un orario più “estivo”ma il risultato è deludente con scarso appeal ed una presenza di persone vicino allo zero. A chi lo presentiamo questo conto economico? Dimenticavo – osserva con piglio autoironico il commerciante – siamo i soliti sfaticati!!! Vorrei vedere loro al nostro posto… Scusate lo sfogo”.
Ma il problema era e resta l’istituzione della parte bassa di via Vitruvio, troppo brutta e deserta per essere vera. Probabilmente, alla stessa ora e nel mese di gennaio, ci sarebbe stato qualcuno a passeggiare nell’ex salotto buono di Formia. E invece la rivolta dei commercianti è ormai senza freno: “Via Vitruvio un deserto… ma che senso ha questa isola pedonale? Bo!!! Ci dobbiamo arrendere. Lottiamo contro i mulini a vento. Siamo davvero stanchi”- sono stati alcuni dei messaggi di protesta veicolati attraverso la chat dell’Ascom di Formia. Ma la farsa tocca il momento più alto mercoledì’ mattina quando un imprenditore, probabilmente dopo aver interloquito con l’assessore Franzini, annuncia urbi ed orbi che l’isola pedonale fantasma (sotto ogni aspetto) non sarà riproposta per (colpevole) ammissione dello stesso comune: “Buongiono, ho sentito l’assessore e stasera (mercoledì) non ci sarà l’isola pedonale. Mi ha detto (sempre l’assessore??) che è una prova (il 2 luglio!!!) e se non si crea caos l’isola pedonale non ci sarà neanche le prossime sere…tranne domenica sera per il concerto. Buon lavoro a tutti”. Questo messaggio ha fatto ulteriormente arrabbiare il presidente Orlandi che, poco dopo mezzogiorno, ha inviato mercoledì al comune una richiesta di chiarimenti sull’istituzione di un provvedimento, importante per Formia, qual è la pedonalizzazione della strada principale della città. E soprattutto ha destato clamore questo senso di onnipotenza dell’assessore al turismo Franzini che considera la gestione della città come se fosse casa sua. Formia è stata per anni tante cose, tranne una, per fortuna: una commedia…
Saverio Forte
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