FORMIA – Come ogni eclissi di luna che si rispetti di torna a parlare – vuoi anche il traffico più pesante derivante, soprattutto nei week end, dalla stagione turistica e balneare – di grande viabilità e di attraversamento a monte di Formia. E il merito ( o il demerito) non è dell’ex sindaco Pd Sandro Bartolomeo e tantomeno del compianto e predecessore, il Senatore Pd Michele Forte. A rivelare l’esistenza di un interessamento della Regione a varare, insieme all’Anas, un progetto nuovo di strada Pedemontana, definita “Pedemontana leggera”, e a permettere, con la propria società Astral, l’ampliamento della strada regionale “630”, la più nota superstrada Formia- Cassino sono i vertici provinciali del Partito Democratico. “By-passando” il gruppo consiliare (Claudio Marciano, in effetti, non è mai stato iscritto al Pd) al comune di Formia e anche i tre circoli cittadini del partito (il numero 1 “Piancastelli-Don Diana” aveva avuto già da ridire su alcune invasioni di campo e, soprattutto, sull’elezione a presidente dell’ente parco Riviera di Ulisse della sancosimese Carmela Cassetta) stati direttamente il segretario provinciale Claudio Moscardelli e i due consiglieri regionali pontini Salvatore La Penna ed Enrico Forte.
Hanno sottoscritto un documento che non poteva non avere titolo migliore: il Pd per lo sviluppo del sud della Provincia. Il partito a livello provinciale, che starebbe lavorando per la necessaria unificazione dei tre circoli cittadini, ha ottenuto il “sostegno” per alcune interessanti proposte all’assessore regionale alle infrastrutture Mauro Alessandri. Il Partito Democratico, come già indicato nella piano strategico di sviluppo provinciale oggetto di confronto con associazioni di categoria , ha proposto di realizzare un collegamento veloce tra Formia e Cassino per l’accesso all’autostrada A/1 e la Regione ha dato ampia disponibilità per il progetto e per la realizzazione della superstrada da inserire nella programmazione POR 2021-2026.
“Inoltre, è essenziale collegare Gaeta e il porto di Gaeta con la Formia – Cassino . Occorre puntare sul Porto di Gaeta, per il suo sviluppo con merci pulite, croceristica e per l’inserimento nelle autostrade del mare. La pedemontana leggera di Formia e’ un’opera fondamentale per conseguire un collegamento veloce all’autostrada A1 attraverso un ampliamento della strada Formia – Cassino – sottolineano Claudio Moscardelli e i consiglieri regionale La Penna e Forte – L’Amministrazione Comunale di Formia guidata da Sandro Bartolomeo aveva proposto nel 2014 un progetto più leggero e più contenuto nei costi per realizzare la pedemontana. Il precedente progetto prevedeva costi per 760 milioni di euro ed era rimasto privo di copertura. Il progetto proposto in alternativa è del costo di 172 milioni di euro e 77 milioni sono già disponibili da parte dell’Anas. Regione e Anas dunque procederanno per realizzare questa infrastruttura che consentirà di deviare il traffico pesante dall’attuale strada che priva i cittadini di Formia di un tratto importante del loro lungomare restituendolo alla comunità e darà a Gaeta e al Porto di Gaeta l’accesso veloce all’autostrada. Insieme al completamento dell’ex Littorina con il naturale sviluppo di un forte Polo di servizi logistici, si rilancerebbe tutto il sistema industriale del sud della provincia. Il Porto connesso alle infrastrutture, l’aggancio veloce all’A1 a Cassino e il polo per la logistica darebbero un impulso formidabile allo sviluppo dell’area industriale del sud della provincia.”
L’ultimo week-end ha confermato, intanto, come il pendolarismo balneare paralizzi l’intero comprensorio dalle prime luci di sabato sino a domenica sera inoltrata. Bisogna invertire la tendenza e nel dibattitto è intervenuto il capogruppo di “Formia con te”, Gianfranco Conte che, affiancato dal coordinatore comunale Maurizio Tallerini, sollecita la Giunta Villa di utilizzare il “Put”, il Piano Urbano del traffico, “già realizzato dalla precedente amministrazione, pagato dai cittadini e rimasto nei cassetti del comune”. “Il Put rappresenta uno strumento di governo della mobilità orientato al breve periodo che propone interventi di modesto onere economico e conseguentemente di immediata realizzabilità finalizzati al contenimento ed alla riduzione delle criticità e della congestione derivanti dalla circolazione veicolare in ambito urbano – osservano Conte e Tallerini – Il Piano Urbano del Traffico è obbligatorio per i comuni che superano 30mila abitanti ed è costituito da un insieme coordinato di interventi per il miglioramento delle condizioni della circolazione stradale, dei pedoni, dei mezzi pubblici e dei veicoli privati, realizzabili e utilizzabili nel breve periodo.”. Le conclusione cui era giunto il Put promosso dall’ex assessore alla sostenibilità urbana Claudio Marciano non erano state condivise da più parti, soprattutto dai commercianti del centro urbano.
L’Onorevole Conte è drastico: “Non vi piacciono le conclusioni? Allora modificate ma il piano va adottato! Non è più possibile l’inerzia della maggioranza su questo tema! Lo dobbiamo a Formia e ai cittadini che hanno pagato questo piano , mettiamolo in funzione subito”. E il capogruppo di Formia con te rispolvera un suo vecchio progetto proposto per la prima volta durante la campagna elettorale del 2018 che ha accomunato il cinque volte deputato di Forza Italia all’ex sindaco Pd Sandro Bartolomeo: un tunnel che dovrebbe collegare Vindicio e Via Matteotti (la lunghezza dell’interramento sarebbe pari a 2 Km e 850 m) liberando il lungomare da una strada di grande percorrenza che occupa spazio laddove potrebbero sorgere locali affacciati sul mare. “Così facendo si ridisegnerebbe il water front formiano permettendo, col tempo, l’abbattimento del viadotto, la creazione di diverse marine pubbliche e private e un insediamento commerciale di negozi, bar e ristoranti che costituirebbe una importante attrazione turistica – hanno aggiunto Conte e Tallerini – Dopo gli anni della crisi, si iniziano a vedere interessanti aperture da parte di fondi italiani ed esteri per il project- financing ed è stato recentemente rifinanziato un fondo pubblico per la progettazione degli enti locali. Sarebbe quindi sufficiente trovare un investitore intenzionato a finanziare l’opera, in cambio dei guadagni che potrebbe portare nel lungo termine”.
Questo tunnel sottomarino diventerebbe una sorta di tangenziale per il Golfo e Conte aggiunge qualcosa di più per il pedaggio: “Il progetto prevede che l’attraversamento del tunnel sia a pagamento per tutti ad esclusione dei residenti di Formia e del comprensorio (Gaeta, Itri e Minturno). Verrebbe altresì istituita una Zona a traffico limitato nel centro di Formia, a libero accesso per tutti i residenti del comprensorio, in modo da impedire che il traffico si sposti all’interno. È inutile continuare a lamentarsi per il traffico se non si propongono alternative realizzabili. Bisonga iniziare fin da ora a progettare il futuro!”
Saverio Forte